Cambio di rotta per la Ferrari. Nella sua storia non ci sono mai stati modelli ibridi, suv o berline a quattro porte. Ora però le cose cambiano. "La prima Ferrari ibrida arriverà a fine maggio e sarà in vendita dall'inizio del prossimo anno. Sarà una bellissima macchina", annuncia l'amministratore delegato Louis Camilleri, al Salone di Ginevra dove la casa di Maranello svela la nuova F8 Tributo, erede della 488 Gtb (costa 236.000 euro, il 3 per cento in più dell'altro modello).
"Poi nel 2022 toccherà al suv Purosangue", spiega Camilleri che non esclude una Rossa quattro porte. "Mai dire mai", risponde ai giornalisti.
"Sono stato molto sorpreso dall'etica del lavoro che c'è in Ferrari - racconta il manager - non l'ho vista in nessuna altra parte del mondo. Penso che derivi dalla passione per questo brand che è un gioiello. Sono sette mesi che sono in Ferrari, lavoriamo bene tutti. Quest'anno lanceremo cinque nuovi modelli".
La Ferrari non ha obiettivi di vendita in termini di numero di vetture perché la redditività resta il principale obiettivo: "Cresceranno i volumi perché ci sono mercati che non hanno ancora espresso al massimo il loro potenziale come la Cina - dice Camilleri - ma privilegiamo le vendite in valore".
Non fanno troppa paura neppure la guerra dei dazi e i segnali di crisi economica nel vecchio Continente: "Non siamo immuni ma resilienti. Penso che Usa e Cina troveranno un accordo nell'interesse di tutti. Brexit è un punto interrogativo. La Ferrari ha la forza del prezzo. Nell'ultima recessione ha sofferto ma si è ripresa".
Intanto è ai nastri di partenza il nuovo campionato di Formula 1 e la casa di Maranello di presenta all'appuntamento con una macchina "nata bene, che piace ai piloti, anche se c'è ancora da lavorare sull'affidabilità".
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