
Rischiano di perdere il lavoro in Sicilia i gestori dei distributori della Esso. Si tratta di duecento pompe di benzina che danno lavoro a circa 700 famiglie.
A lanciare l'allarme sono i sindacati Faib Confesercenti della Fegica Cisl e di Figisc Confcommercio. "Il nuovo titolare degli impianti Europe garage, un gruppo anglo pakistano, sta mettendo in difficoltà i gestori con una politica di prezzi che penalizza i gestori dei distributori Esso in Sicilia che non sono più competitivi - spiega il coordinatore regionale Faib Confesercenti Sicilia, Salvatore Basile -. La rete Eg sta registrando nell'ultimo periodo un calo delle vendite dei litri di benzina pari al - 25%. Questa situazione crea una gestione per i distributori siciliani non sostenibile perché sono stati intaccati i margini di guadagno".
I gestori di carburante Eg in Sicilia, annunciano lo stato di agitazione e nuove iniziative di protesta, dallo sciopero a manifestazioni per le strade.
"La nostra protesta alternerà momenti di serrata a sit in che vogliamo organizzare sotto l'assessorato regionale alle Attività produttive - spiega Basile - I politici regionali devono vigilare suglia accordi che vengono presi a livello nazionale ma poi vengono disattesi da grandi gruppi come Eg. Abbiamo chiesto un incontro con l'assessore Turano affinché tuteli gli interessi dei gestori siciliani".
“I gestori sono provati e non vogliono più restare con le mani in mano perché ne va della loro stessa sopravvivenza”, dicono i presidenti Francesca Costa (Faib Confesercenti), Nino Munafò (Fegica Cisl) e Riccardo Di Benedetto (Figisc Confcommercio). Al centro della vertenza il mancato rispetto da parte di Eg degli accordi sottoscritti con la categoria il 17 luglio 2018 che sta intaccando il margine di guadagno del gestore.
“I contenuti normativi e quelli derivanti dagli accordi sindacali – dicono inoltre i tre rappresentanti di categoria - fissano la decisione del prezzo al pubblico al gestore e, nel contempo, vietano al fornitore di obbligare il rivenditore a rispettare un prezzo imposto. La Eg invece pretende in modo inequivocabile di cambiare le regole per essere più competitiva sul mercato, applicando comportamenti vessatori nei confronti di chi ha in gestione gli impianti di carburante”.
3 Commenti
vito
24/01/2019 11:09
Portiamo la benzina alla pompa a € 5,00 litro, magari aumenterebbero i posti di lavoro.
vincenzo74
24/01/2019 12:44
facciamo 10 euro! così raddoppiano i posti lavoro
Carmen Gambino
24/01/2019 12:59
E che fa, la pruduci tu la benzina? Dimaio e salvini, a parte la caccia ai migranti e il reddito di solidarietà, in ambito di crescita cosa hanno prodotto dall' insediamento ad oggi ?
vito
24/01/2019 13:57
Non capisci che sto scherzando. Buttialola allo scherzo no?
Monica Siracusa
24/01/2019 19:54
Sono un gestore della Liguria e vi assicuro che la situazione è grave anche qui oltre ad aver abbassato i margini e tolto tutta la manutenzione che è a nostro carico si prendono la libertà di togliere Una percentuale sul nostro misero ricavato che viene ancor più penalizzato da tutte le spese aggiuntive per esempio commissioni bancarie alle stelle sul transito Con pagamento elettronico con gli incassi Non riusciamo a pagare gli stipendi le spese e gli affitti ci hanno messo in ginocchio e alla fame ci dicano cosa vogliono fare della nostra categoria ???
Angelo
28/01/2019 18:03
Hai ragione, ma qui alcuni gestori ESSO/EG non sono compatti ed ognuno rema per conto proprio. Spirito di unità vicino allo zero, quando si chiede di fare uno sciopero ti chiudono e ti riaprono prima di quanto stabilito, personalmente boicotterei tutte le fuel cards, i punti Payback, le carte di credito, i buoni carburante........sui prezzi alla pompa si combatte, ma dovremmo avere un margine fisso e non come l'ultimo accettato e firmato dai SIndacati, perchè con 0,0275 non ce la si fa! Forse perchè i sindacalisti non vivono soltanto di carburanti......