Lunedì 23 Dicembre 2024

Vertice al Mise, cantieri e lavoratori a rischio in Sicilia. I sindacati: "Tempi lunghi"

Il destino di oltre duemila lavoratori è in bilico così come quello di opere per un valore complessivo che si aggira attorno ai tre miliardi di euro. "Si profilano tempi lunghi per la risoluzione della crisi, è stato tutto rinviato a incontri successivi, non sono state individuate soluzioni immediate ma c'è un rimpallo di responsabilità tra la Cmc di Ravenna, il consorzio Integra e la società di progetto, la Bolognetta scpa, rispetto ai pagamenti dei lavoratori". E’ la dichiarazione dei segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Ignazio Baudo, Francesco Danese e Francesco Piastra rispetto all’incontro che si è svolto ieri al Mise con l’azienda, l’Anas, i sindacati e la Regione siciliana, sui lavori in corso. I sindacati al momento confermano lo stato di agitazione e la sospensione dello straordinario e della reperibilità. L’azienda chiederà al Tribunale la proroga di 70 giorni per presentare il piano concordatario. E questo slittamento dei tempi avrà refluenze sulle scelte relative all’operatività dei cantieri da parte della Cmc e delle aziende partecipate. Un incontro che non ha prospettato, secondo i sindacati, alcuna soluzione alle difficoltà in corso nei cantieri di Palermo e della Sicilia investiti dalla crisi della Cmc, dal 7 dicembre scorso in concordato preventivo. Ieri la Tecnis ha annunciato lo stop al cantiere dell’anello ferroviario a Palermo e la risposta della Rfi è stata una diffida. Con molta probabilità i lavori ripartiranno lunedì 21 gennaio ma con 14 operai al posto dei 100 che invece servirebbero. E non va meglio la situazione del passante ferroviario con il nodo del vicolo Bernava ancora da sciogliere e un'opera che al momento rientra tra le "incompiute". Ma a rischio non solo i cantieri nel capoluogo. Sulla Siracusa-Gela, ad esempio, i lavori sono fermi. L'azienda Condotte che si era aggiudicata l'appalto da 284 era finita nei guai e il ministero dello Sviluppo economico aveva autorizzato l’ingresso società Cosedil di Andrea Vecchio. Ma questo "intoppo" aveva già fatto licenziare 120 operai. L'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone a dicembre, così come riportato dal GdS online, aveva annunciato che entro il prossimo mese di febbraio ripartiranno i lavori. "Abbiamo assistito a un gioco delle parti tra le imprese - aggiungono i sindacati - Abbiamo richiamato la Cmc alle sue responsabilità e anche il Mise ha preteso risposte in merito ai pagamenti. La pressione nostra e del ministero è stata forte, aspettiamo risposte sui pagamenti entro le prossime 48 ore. Per la continuità occupazionale è stato tutto demandato a un incontro tecnico sui cantieri che si svolgerà prossimamente con Anas per fare il punto sulla situazione siciliana. Al momento non emergono soluzioni". Feneal, Filca e Fillea, oltre che sui pagamenti, hanno incalzato la Cmc anche sulle soluzioni che potrebbero esserci con il subentro di nuovi soggetti. "Ci risulta che in tavoli ufficiali il consorzio Integra abbia confermato ad Anas l'interesse a subentrare nel completamento dell’infrastruttura. La Cmc - spiegano i sindacati - ha detto di disconoscere questa manifestazione d’interesse ma si è riservata di approfondirla e valutarla". La Bolognetta scpa valuterà assieme al ministero del Lavoro la possibilità di accedere alla cig straordinaria.

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