Cenoni di Natale e Capodanno: si spenderanno 4,6 miliardi. Parte della tredicesima destinata al risparmio
"All’Italia del rancore è subentrata l'Italia della paura che ha meno speranza nel futuro". Così Confcooperative commenta i risultati dell’indagine del suo ufficio studi sui consumi di Natale dal quel emerge che le tredicesime non spingeranno i consumi nonostante un leggero aumento: 1,7 miliardi in più rispetto al 2017, il dato non è depurato dall’inflazione all’1,6% e quindi l’aumento reale è più basso. Decimali a parte, dall’indagine di Confcooperative emerge che una fetta della tredicesima sarà destinata al risparmio (8,8 miliardi rispetto ai 7,7 dello scorso anno), ma in generale avremo una polarizzazione dei consumi tra chi può sostenere delle spese e chi non riesce. Prevarrà l’egoismo con gli italiani più portati a spendere per sè che per gli altri. Nel carrello degli italiani troveremo: viaggi, spese benessere, raffinatezze sulla tavola, ma aumenta il numero degli italiani in difficoltà e che imbandiranno le tavole all’insegna dell’austerity. Alla fine gli Italiani spenderanno 4,6 miliardi per i cenoni di Natale (2,6 miliardi) e di Capodanno (2 miliardi). Anche se con una contrazione di spesa i cenoni esalteranno le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy con 9 italiani su 10 che trascorreranno il Natale in casa, dato in linea con lo scorso anno, mentre a Capodanno saranno 5 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2019. Dato questo in flessione rispetto al 2017, così come lo era già lo scorso anno rispetto al precedente, perché una fetta delle tredicesime sarà investita in cenoni in ristoranti o in brevi viaggi in località turistiche in Italia o all’estero. Le bollicine italiane, saranno protagoniste dei cenoni con oltre 70 milioni di tappi pronti a saltare da bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy: un +13% rispetto allo scorso anno. Non sarà, però, solo un tripudio di spesa e ricchi menù. Sarà un brindisi amaro per oltre 2 milioni di famiglie, pari a 5,1 milioni di persone, che vivono in assoluta povertà. Resta fondamentale, per Confcooperative, individuare risorse e misure di contrasto alla povertà.