Sono circa 53.000 le persone che dal 1° gennaio 2019 non potranno essere riavviate al lavoro dalle Agenzie per il Lavoro perché raggiungeranno i 24 mesi di limite massimo per un impiego a tempo determinato.
E’ l’effetto della circolare del Ministero del 31 ottobre che ha considerato compresi nelle nuove misure anche i lavoratori con contratti stipulati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Dignità. Lo si legge in una nota di Assolavoro che parla di «stima prudenziale».
«Si tratta - si legge in una nota - di una stima prudenziale, approssimata per difetto, elaborata da Assolavoro, l’Associazione delle Agenzie per il Lavoro, con una proiezione sull'intero settore dei dati rilevati dagli operatori associati (circa l’85% del mercato)». Assolavoro evidenzia che «nonostante le ripetute manifestazioni di disponibilità non c'è stato ancora nessun riscontro in generale e in particolare sull'interpello relativo proprio alla circolare n.17 del 31 ottobre 2018». L’Associazione ribadisce la necessità di «correggere il tiro» a tutela dei lavoratori.
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