Stato di agitazione per la Msa di Asti, una delle aziende di Antonello Montante, in carcere dallo scorso maggio con l’accusa di corruzione, associazione a delinquere e accesso abusivo ai sistemi informatici dello Stato.
Gli operai chiedono gli stipendi arretrati e la risoluzione della vertenza avviata il 15 ottobre scorso. Ad Asti al momento si lavora per 4 ore, le altre 4 sono di sciopero. I lavoratori coinvolti sono 80 dei quali 65 dipendenti della Msa e 15 della Htm aziende che fanno capo alla stessa proprietà.
Si sono riuniti davanti ai cancelli della Msa di Asti per ribadire il loro stato di agitazione. Gli stipendi arretrati da agosto, solo due le anticipazioni arrivate in 4 mesi, una di 500 euro e l’altra di 300 e nulla più.
Mamadou Seck, segretario provinciale della Fiom Cgil che ha partecipato insieme agli altri operai al sit- in dinnanzi l’azienda di Corso Alessandria, ha fatto sapere che lo stato di agitazione continuerà fino a quando si terrà un incontro con la Regione o la proprietà. Uno dei problemi pare essere l’interlocuzione con i vertici dell’azienda.
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