Qualcosa comincia a muoversi sull'Irca, il nuovo soggetto che prenderà il posto di Ircac e Crias, i due enti che gestiscono le agevolazioni finanziarie in favore delle imprese artigiane e cooperative, e, così, dalle parole si passa ai fatti.
Il governo Musumeci ha dato il via libera al regolamento del nuovo soggetto e si tratta del risultato di un lavoro sinergico tra l'assessorato alle Attività produttive e all’Economia e il serrato confronto con le organizzazioni degli artigiani e delle cooperative. All'interno del Cda, infatti, ci sarà una componente in rappresentanza delle categorie produttive interessate.
Il piano messo a punto delinea un assetto organizzativo che agevola i processi di unificazione di Ircac e Crias definendo il ruolo delle due nei competenti settori di attività degli istituti.
"Con il regolamento dell’Irca si compie un passo decisivo per mettere al più presto in funzione questo moderno e importante strumento per lo sviluppo delle imprese artigiane e cooperative", ha dichiarato il presidente della Regione Nello Musumeci.
"Stiamo mettendo a disposizione degli imprenditori - sottolinea l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano - risorse e strumenti che nelle nostre intenzioni serviranno a ridare vigore e vitalità al tessuto economico dell’Isola e a renderlo estremamente competitivo. Da questo punto di vista una moderna politica per il credito in Sicilia era assolutamente necessaria e non più rinviabile".
L'assessore all'Economia Gaetano Armao spiega che "il progetto consentirà più capacità di far credito, meno costi strutturali e più innovazione. La razionalizzazione elimina un'anomalia siciliana (tre enti) e si colloca nel più ampio contesto della riqualificazione del credito in favore delle imprese siciliane. Chiusa questa fase occorre andare più avanti e già siamo al lavoro".
Adesso, il piano, che ha già l'ok della giunta, dovrà acquisire i pareri delle Commissioni Attività produttive e Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana e le eventuali osservazioni delle associazioni di categoria dei settori economici interessati.
L’iter regolamentare verrà completato con l’emanazione del decreto presidenziale, dopo l’acquisizione dei previsti pareri obbligatori dell’ufficio legislativo e legale e del Consiglio di giustizia amministrativa.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia