Povertà: Catania, Palermo e Messina tra le quattro città italiane con più famiglie disagiate
Nel 2005 si trovava in povertà assoluta il 3,3% dei residenti in Italia. Dodici anni più tardi, nel 2017, questa quota è più che raddoppiata e ha raggiunto l'8,4%. Una tendenza che, purtroppo, non ha risparmiato bambini e adolescenti. Anzi, l’incidenza della povertà assoluta è più alta proprio tra i minori di 18 anni, il 12%o vive in povertà assoluta. Attualmente la quota di individui assolutamente poveri cresce al diminuire dell’età. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sulla povertà educativa curato da Fondazione Openpolis in collaborazione Con i Bambini. «L'aumento della povertà infantile è stato collegato a fenomeni che minano la coesione sociale: mancato sviluppo personale e cognitivo, difficoltà nel trovare un’occupazione stabile, maggiore dipendenza dall’assistenza sociale, rischio dipendenze più elevato», spiega una nota. Sono 9,8 milioni i minori residenti in Italia, ma il dato non è omogeneo, ci sono regioni dove questa quota supera il 18%, come in Campania e in Trentino Alto Adige. Al contrario in altre, come in Liguria e in Sardegna, non raggiunge il 14%. In tre città metropolitane la quota di minori supera il 17% della popolazione residente. Si tratta di 3 grandi centri del Mezzogiorno: Napoli (17,83%), Palermo (17,35%) e Catania (17,22%). I dati rilasciati da Istat per la commissione periferie nella scorsa legislatura indicano che si tratta anche delle 3 città con la più alta vulnerabilità sociale. In Italia i centri con più alta percentuale di famiglie in potenziale disagio sono proprio Napoli (9,5%), Catania (7,8%), Palermo (7,3%), Messina (5,5%). Dopo 4 città del Sud, è Roma quella che in Italia ospita più minori sotto i 18 anni (457.579 residenti minori) rispetto alla popolazione totale. In media circa il 16% dei romani ha tra 0 e 17 anni. Un dato che anche in questo caso varia tra le diverse aree che compongono la Capitale. La presenza di bambini e adolescenti aumenta allontanandosi dal raccordo. Nei rioni del I municipio e nei quartieri del II municipio (le due ripartizioni più centrali) generalmente vive una quota di minori molto inferiore alla media cittadina, del 16%. I minorenni costituiscono il 10,2% degli abitanti del centro. A Roma mediamente il 2,1% delle famiglie si trova in condizione di disagio economico (dato registrato al censimento 2011). Tra le 10 zone popolose con più alta percentuale di minori, in 6 casi viene superata la percentuale del 3%. Con punte più alte in particolare a Torre Angela (4%, quasi il doppio della media comunale) e Borghesiana (3,6%).