La Sicilia e altre regioni a rischio disimpegno (Basilicata e Molise) hanno chiesto di ridurre il cofinanziamento nazionale del Por Fesr al 20%. "In sostanza il valore del programma regionale più dotato di risorse scenderà a poco più di 4 miliardi - scrive il Centro Pio La Torre - con una notevole riduzione della quota nazionale che viene accantonata e destinata ai cosiddetti programmi operativi complementari. Rinunciando a progetti complessi ma importanti quali il risanamento ambientale, per esempio, con i costi umani che spesso comporta". Il Por Fesr ha subito una riduzione pari a circa 285 milioni di euro che fa scendere in modo significativo la somma da rendicontare a Bruxelles entro fine d'anno. "Per superare la ghigliottina della scadenza si sono rimodulate le linee di intervento di più complessa attuazione - spiega l'ecomista Franco Garufi -, in particolare l'obiettivo tematico 1 dedicato a ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione e l'agenda digitale (OT2); insomma le opzioni più qualificanti per agevolare la ripresa della Sicilia dalla crisi economica ed occupazionale".