Nel cassetto restano circa 20 milioni, bloccati dal flop della riforma che avrebbe dovuto creare un unico grande ente di credito agevolate per artigiani e cooperative. E invece nell’attesa – come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola - che l’operazione decolli ci sono oltre mille imprese che attendono i prestiti una volta garantiti dalla Crias. Storie di ordinari ritardi nella burocrazia regionale. E ieri il caso è arrivato all’Ars, in commissione, dove il governo ha annunciato la nomina d’urgenza di un commissario, Giovanni Perino, che dovrà provare da lunedì a sbloccare l’impasse. Tutto nasce dalla legge che all’inizio dell’estate ha avviato al fusione fra Crias e Ircac. Votata la norma, si sono dimessi i vertici della Crias: una mossa di prassi ma che ha finito per paralizzare l’istituto di credito. Mentre nel frattempo la nascita del nuovo colosso restava solo sulla carta.