
«Negli ultimi 15 anni è stato effettuato un risanamento dei conti pubblici soprattutto con il taglio della spesa pubblica corrente anche con riferimento alle assunzioni. Non condivido questo tipo di politica di risanamento», perché «poi ci si lamenta che la pubblica amministrazione non va bene», afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in un colloquio con il Messaggero.
Il quotidiano scrive di un maxi piano di reclutamento che anticiperebbe al prossimo anno le assunzioni previste per il triennio 2019-2021 con lo sblocco totale del turnover. Si tratterebbe di 450mila ingressi tramite concorso. «Noi possiamo immaginare la migliore riforma - dice Bongiorno - ma se poi non abbiamo le persone che la attuano è destinata a fallire e a rimanere soltanto sulla carta. Per questo ho voluto battezzare questo decreto concretezza».
«Il turn over - aggiunge - deve essere garantito al 100 per cento in tutte le articolazioni della pubblica amministrazione: ci sarà un impegno perché ci sia un rispetto dei tempi senza slittamenti di questo processo di ricambio». Per quanto riguarda il decreto che sta studiando, «la mia intenzione» spiega, «è muovermi su tre direttrici: far lavorare chi non lavora. Far lavorare meglio chi invece lavora. E far entrare nuove energie nella pubblica amministrazione. Sono dell’idea che i dati dell’assenteismo pubblico sono erronei, sottostimati, perché ogni volta che andiamo a vedere sono assenze croniche». Da qui nasce l’intenzione di introdurre le rilevazioni biometriche.
Persone:
10 Commenti
Mario
21/08/2018 09:48
Mama'!
osservatore
21/08/2018 09:59
Bene la Bongiorno, ma se invece dei vincitori di concorso arrivano i raccomandati politici anche se si assumono un milione di persone la situazione non cambia.
Abbonatoancheatrapani
21/08/2018 10:04
Brava
Cicco
21/08/2018 10:06
Ministro prima però butti fuori chi occupa un posto pubblico abusivamente, senza aver mai passato un concorso pubblico 'non farsa'. Controlli ciò che è successo al sud per esempio
pier
21/08/2018 17:10
Alla Regione Siciliana ci son precari da trentanni che oggi hanno non meno di sessantaquattro anni e per i quali l'inps gli ha comunicato che è ora di uscire: Ma la regione Siciliana recepisce le Leggi dello Stato solo quando è ora di chiedere e non quando dovrebbe dare la stessa dignità ai suoi collaboratori: Un regionale và in pensione a 61 anni e sei mesi con la pre-Fornero: Un precario, no!
Enrico
21/08/2018 10:49
Cara ministra, visto che lei è sicilianissima, quindi conosce meglio di noi mortali le dinamiche dei palazzi, pensi anche ai tanti suoi conterranei che da più di 20 anni prestano dignitosamente servizio presso gli enti pubblici locali, a tempo parziale, non per loro scelta e con contributi ridicoli o addirittura figurativi !!!
Piero. 51
21/08/2018 16:16
Naturalmente dopo avere legittimamente superato un concorso pubblico.
Caos
21/08/2018 12:38
Bufala di fine agosto?
salvo
21/08/2018 12:49
Prima di tutto riformare il cnl che sembra paralizzare il personale con le progressioni orizzontale e verticale, che non vengono espletate... soprattutto nella sanità gestita da raccomandati dirigenti politicizzati ad assumere a chi di competenza...
Piero. 51
21/08/2018 16:14
Al concorso bisogna fare partecipare tutti coloro che sono stati assunti a sbafo e chi non lo supera deve andare a cercarsi un posto dove c'è reale carenza di personale OGNI ECCEZIONE RIMOSSA.
Pippo
22/08/2018 09:42
..... in Italia non è mai esistita la meritocrazia, bensì a farla da padroni sono sempre stati i politici ed i governanti. Mi auguro che quello che dice la Bongiorno possa identificarsi con il suo nome, appunto: “Buongiorno Italia, ora si cambia registro”. Mi auguro tanto che sia così, soprattutto per i miei figli e per tutti i giovani onesti e meritevoli.
Alfredo
22/08/2018 11:42
Non c'è giorno che non promettono. Ecco qua un altro miliardo, a dir poco. Ma non fummo cacciati dal paradiso terrestre?