Più fondi per i progetti di ristrutturazione di edifici scolastici e in tempi più brevi. L’Ance rende noto che il 60% delle scuole siciliane sono a rischio sismico e il 70% non sono agibili. “Quando i tempi cambiano, bisogna adeguarsi velocemente ai tempi”. È l’appello del presidente di Ance Sicilia Santo Cutrone e del vicepresidente Massimiliano Miconi al governo regionale e riferendosi alla massa di progetti già presentati dagli enti locali. Sono ben 447 quelli proposti per rendere gli edifici scolastici conformi alle norme di sicurezza e antisismiche. “Dopo l’ampio utilizzo del fondo per la progettazione degli interventi sul rischio idrogeologico e di quello di rotazione per le progettazioni esecutive – osservano Cutrone e Miconi – questo è il terzo episodio in pochi mesi di una nuova positiva tendenza degli enti locali siciliani, che si sono scatenati nella corsa all’intercettazione di risorse dopo anni di immobilismo, trovando piena efficienza dell’amministrazione regionale e, grazie all’opera dell’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla, uffici pronti a dare risposte nei tempi di legge”. “È bene – sottolineano Cutrone e Miconi – che questo piccolo ‘miracolo estivo’ non duri quanto un temporale d’agosto. Così – concludono - facciamo appello al governo regionale, che sta mostrando davvero volontà e determinazione a ridurre il gap infrastrutturale della Sicilia, affinché, quando ad ottobre il ministero pubblicherà le graduatorie, la Regione stanzi subito risorse aggiuntive ai 272 milioni di euro disponibili, insufficienti a coprire tutti gli interventi proposti, proprio per non deludere gli enti locali che si sono tanto impegnati a rendere sicure le scuole, e per dare presto serenità ai ragazzi, alle famiglie, ai docenti e al personale che ogni giorno varcano la soglia di un patrimonio di edifici. scolastici”. S.I.