Riparte la trattativa per il rinnovo dei contratti dei regionali. La giunta ha infatti approvato e inviato all’Aran, agenzia che si occupa della contrattazione per il pubblico impiego, le direttive su cui basarsi per il confronto coi sindacati.
Una notizia attesa da tempo dai sindacati che possono esultare. Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl-Fna, che alla Regione hanno la maggioranza della rappresentatività, si dicono “disponibili subito all’apertura del tavolo contrattuale anche non stop sino alla definizione dei contratti che possa consentire di recuperare il grave gap accumulato in dieci anni di politica fumosa e inconcludente dei governi regionali che si sono succeduti”.
L’annuncio dell’assessore Bernadette Grasso innesca intanto un effetto domino sbloccando anche altre vertenze. Come quella che interessa il Famp 2018, cioè il salario accessorio, bloccata dallo scorso aprile per protesta proprio dagli autonomi.
“Abbiamo deciso di revocare il blocco” dicono le segreterie generali, guidate da Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas-Codir, Fulvio Pantano e Franco Madonia del Sadirs, Angelo Lo Curto e Vincenzo Bustinto del Siad ed Ernesto Lo Verso e Marcello Ficile dell’Ugl-Fna.
L’assessore Grasso ha anche annunciato che a settembre la Regione stipulerà una convenzione col ministero per avviare la riclassificazione del personale di fascia più bassa, le categorie A e B, che potranno così svolgere mansioni superiori.
Si tratta di 5 mila dipendenti che andrebbero a supportare e potenziare le attività di uffici strategici.
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