Contratti ancora fermi, dipendenti regionali in piazza a Palermo e Catania ma i sindacati si dividono
Risorse incerte, decorrenze contrattuali incerte, trattative per il rinnovo ancora in alto mare e ad oggi ancora niente saldo Famp, i premi di produttività del 2017. E poi lavoratori usati per mansioni superiori e carenza di risorse tanto che in molti casi gli stessi impiegati acquistano toner e cartucce. Restano nubi sulle intenzioni del governo regionale in merito al rinnovo dei contratti e al miglioramento di condizioni di lavoro degli uffici. Così i sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl-Fna, che rappresentano la maggioranza dei lavoratori, manifesteranno stamattina con due assemblee sit-in a Palermo e Catania davanti alle sedi del governo regionale. Una manifestazione alla quale, però, non parteciperanno i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Gli autonomi rispediscono al mittente “ogni eventuale elemosina” e ritengono che "anche le promesse relative alla disponibilità delle risorse finanziarie, a dire dell'assessore regionale alla Funzione pubblica sufficienti ai rinnovi dei contratti, non possono rassicurare i sindacati maggiormente rappresentativi perché si ha la sensazione che si voglia liquidare oltre 12 anni di arretrato con una tazza di broda riscaldata". Ma i problemi dei regionali riguardano tanti altri settori. Gli autonomi segnalano ad esempio che i dipendenti degli uffici del Genio civile della Sicilia “sono costretti ad acquistare con il proprio danaro materiali e attrezzature di facile consumo, quali stampanti, toner, carta per fotocopie, carpette per archiviare i progetti e cancelleria varia. Questo a causa dell’esiguità di risorse destinate al funzionamento dell'ufficio. Per il 2018 sono disponibili solo 13 mila euro per 20 uffici”. E ancora, secondo un dossier dello stesso assessorato ai Beni culturali, ci sarebbe una grave carenza di personale nei parchi e nei musei che sarebbe una delle cause principali dei problemi di turnazione. I custodi inoltre attendono ancora da due anni il pagamento di indennità di turnazione arretrata che in media sono di circa 3 mila euro ciascuno. Gli autonomi denunciano problemi in tanti altri settori dell’amministrazione regionale, come le Motorizzazioni civili, dove gli impiegati lamentano gravi disagi a causa della carenza di personale che li costringe a un super lavoro anche se l’attività viene comunque portata avanti con abnegazione e spirito di sacrificio. Tra gli altri problemi la carenza di formazione e attrezzature adeguate e la mancata istituzione profili professionali. Gli autonomi hanno chiesto quindi di prevedere a livello legislativo la destinazione di una percentuale delle somme introitate alla funzionalità complessa degli uffici e di dare le direttive per l’istituzione dei profili.