Cambio di rotta per il sistema dei corsi di Formazione in Sicilia. L’assessore regionale Roberto Lagalla ha pubblicato il catalogo dell’offerta formativa relativa alla prima fase di sperimentazione dell’Avviso 2/2018, che mette a bando 125 milioni di euro. Il catalogo è consultabile sul sito del dipartimento dell’istruzione e della formazione professionale http://pti.regione.sicilia.it/ portal/pls/portal/docs/1482756 70.PDF e anche sulla piattaforma https://catalogo.siciliafse142 0.it . La piattaforma prevede inizialmente la sola consultazione dei percorsi formativi proposti dagli enti accreditati, ai quali il candidato potrà pre-iscriversi a partire dalle ore 12 di mercoledì 6 giugno. Saranno circa 19.000 gli allievi finanziabili, che potranno scegliere fra 4.617 percorsi formativi, relativi a 141 profili professionali proposti da 383 enti di formazione. Questa prima fase procedurale darà la possibilità di visionare attentamente l’offerta, attraverso un format di facile consultazione che permette di scorrere il catalogo selezionando la città, la provincia, l’ente presso cui svolgerlo, l’area d’interesse o il profilo professionale. Dal 6 giugno, invece, si potranno registrare le proprie generalità e procedere alla candidatura per un massimo di cinque percorsi formativi. Questo consentirà all’allievo di partecipare al processo di selezione, per poi iscriversi ad uno solo fra i corsi prescelti. Ciascun percorso prevede una formazione teorica, lo stage in azienda e sono articolati in moduli tecnico-professionali e di apprendimento di base sull’informatica, le lingue straniere e la sicurezza sul lavoro. Completata la procedura informatica, come spiegato nelle Faq, i corsisti dovranno a recarsi presso gli enti di formazione per perfezionare la pre-iscrizione, questi ultimi, dopo aver verificato il possesso dei requisiti del candidato, dovranno caricare nel sistema la domanda sottoscritta dal partecipante e avranno 15 giorni di tempo per farlo. Al raggiungimento della soglia minima di 15 candidati, 8 nei percorsi per persone in esecuzione penale, gli enti di formazione potranno richiedere la prenotazione di una riserva di risorse per l’erogazione della prima edizione del corso. La Regione siciliana prenoterà quindi, accantonandolo, per ciascun ente di formazione un budget di risorse dedicato. Gli operatori che avranno acquisito una quantità d’iscrizioni superiore ai 15 allievi per classe, potranno richiedere la riserva di risorse aggiuntive per realizzare ulteriori edizioni dei corsi, mentre quelli che non avranno raggiunto il numero minimo di iscritti potranno prorogare il periodo di candidatura, per raccogliere ulteriori adesioni. Si tratta di una rivoluzione come spiega Roberto Lagalla: “Questa volta è l’allievo a scegliere il corso e l’ente di formazione presso cui svolgerlo”. Niente più click day che mandano in tilt il sistema, ma un iter graduale che si potrà estendere nel tempo a seconda delle richieste dell’utenza: “La pubblicazione del Catalogo dà il via ad una nuova fase, è un passo importante che rovescia completamente il vecchio sistema- continua Lagalla - Tengo a precisare che non si tratta di un click day, la prenotazione delle risorse sarà perfezionata in attuazione di un iter graduale, che si volgerà attraverso un arco temporale estendibile in funzione delle effettive richieste da parte dell’utenza”. L'assessore Lagalla aggiunge che l’obiettivo è ottenere buoni risultati in termini occupazionale facendo dialogare datori di lavoro e parti sociali : “Abbiamo messo in campo tutte le risorse possibili, portando avanti un incredibile lavoro di squadra che ci ha permesso di avviare, in tempi brevissimi, un sistema innovativo e con l’ambizione di rilanciare, rinnovandola, la formazione professionale in Sicilia. Tutto questo è stato possibile anche grazie al costante e proficuo dialogo con i datoriali, le parti sociali e con il partenariato economico-sociale – prosegue Lagalla - Siamo consapevoli che le attese sono tante, perché stiamo rimettendo in piedi un sistema immobile da troppo tempo, ma riteniamo che la sperimentazione di questo modello possa permetterci di ottenere una buona ricaduta in termini occupazionali, offrendo ai giovani nuove e migliori prospettive professionali”. Non manca il problema dei lavoratori del settore della formazione in Sicilia che tante grane ha creato nel passato. Lagalla precisa che con questo nuovo sistema ci sarà anche : “Un primo riassorbimento del personale della formazione”.