Il numero degli occupati ad aprile raggiunge il record storico di 23 milioni e 200 mila. Lo rileva l'Istat, spiegando che si è così superato di 23 mila unità il picco toccato nell'aprile del 2008. Si tratta del livello più alto dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977. La composizione dell'occupazione è però cambiate: ora si contano più donne, più anziati ed è nettamente più alta la quota dei tempi determinati, spiega l'Istituto. Gli occupati continuano a mostrare una tendenza alla crescita, salendo dello 0,3% rispetto a marzo, pari a 64 mila unità in più. L'istituto vede ancora in aumento gli indipendenti (+60 mila) e i dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila). Ad aprile il tasso di inattività scende al 34,0% (-0,2 punti percentuali su marzo) aggiornando il suo minimo storico. Nuovo massimo anche per l'occupazione femminile (49,4%), seppure resta forte la distanza rispetto agli uomini (67,5%). Si rinnova anche il record assoluto relativo al numero di dipendenti a termine (sono 2 milioni 973 mila). Insomma ad aprile si confermano tendenze in atto che portano al superamento dei livelli già raggiunti. Resta stabile all'11,2% il tasso di disoccupazione. "Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione è tornata sui livelli della seconda metà del 2012", su cui viaggia ormai già da tempo, spiega l'Istat. Tuttavia la stima delle persone in cerca di occupazione registra un aumento dello 0,6% (+17 mila) su marzo e dello 0,8% (+24 mila) su base annua. Il numero dei disoccupati si attesta così a 2 milioni 912 mila. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) ad aprile invece è tornata a salire, risultando pari al 33,1%, con un rialzo di 0,6 punti percentuali su base mensile. Su base annua, al contrario, si registra un calo di 2,5 punti. I livelli pre-crisi restano comunque molto distanti: il tasso attuale è di circa 13 punti più alto.