Avviare le trattative con i sindacati per la riclassificazione del personale regionale e per il rinnovo dei contratti. E' quanto chiedono Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl in una nota inviata al presidente della Regione, agli assessori all’Economia e Funzione pubblica, Gaetano Armao e Bernardette Grasso. “Le risorse sono state stanziate", dicono i sindacati autonomi.
Intanto, è stato confermato lo stato di agitazione di tutto il personale indetto il 30 aprile scorso perché, nonostante lo stanziamento, “in mancanza di atti concreti saremo costretti a passare alle necessarie forme di lotta sindacale che coinvolgono tutti i lavoratori per il rispetto dei diritti e per l’affermazione di un’amministrazione regionale che possa essere rilanciata a partire dal livello motivazionale di tutto il personale”.
I sindacati sottolineano che “ancora bruciano ai lavoratori regionali le violazioni delle norme ad personam per categorie circoscritte di persone e le altre norme selvagge che sicuramente cadranno sotto la scure dell’impugnativa della Presidenza del Consiglio. Si tratta di articoli varati senza alcuna copertura finanziaria e in aperta violazione delle leggi che regolamentano la materia contrattuale. L’unico risultato di questa farsa politica saranno le solite false aspettative create”. Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl, che rappresentano la maggioranza assoluta dei lavoratori, ribadiscono quindi che “in assenza di immediati atti concreti da parte del governo regionale procederanno alla mobilitazione del personale”.
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