PALERMO. Istituire un fondo di rotazione da inserire nel bilancio della Regione Siciliana destinato a finanziare o a garantire le imprese siciliane vittime di estorsione ed usura. L’obiettivo è permettere di attuare piani industriali di risanamento e rilancio credibili a queste imprese in difficoltà. È la proposta che l’Assci (Associazione per lo sviluppo e la salvaguardia del credito alle imprese) ha presentato al presidente della Regione, Nello Musumeci, e agli assessori all’Economia, Gaetano Armano, e alle Attività produttive, Girolamo Turano.
«Molte imprese siciliane sono in crisi a causa di richieste estorsive e di usura – spiega il presidente dell’Assci, Giuseppe Spera – e si trovano nell’impossibilità ad accedere a un legittimo credito bancario. Purtroppo, il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura spesso rappresenta, per le tante aziende che hanno denunciato, un mero palliativo rispetto ai danni finanziari generati da estorsione e usura. Per questo riteniamo fondamentale creare un fondo di rotazione, ovviamente da erogare solo in presenza di piani industriali credibili che puntino al risanamento e al rilancio dell’azienda – con l’obiettivo anche di creare o salvaguardare posti di lavoro - e non al semplice assistenzialismo. Per questo l’uso del fondo dovrà essere attentamente monitorato dalla Regione».
L’Associazione per lo sviluppo e la salvaguardia del credito alle imprese (in breve Assci) è nata nel 2017 con l’intento di ricercare e proporre a istituzioni ed enti pubblici e privati azioni e soluzioni finalizzate alla tutela e alla promozione del diritto allo sviluppo economico ed al libero esercizio dell’attività d’impresa, scevro da pressioni usuraie ed anatocistiche, oltre che da logiche estorsive criminali.
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