ROMA. La Pasqua bassa non frena la voglia di pranzare al ristorante, dove prevale la formula 'all inclusive' ad un prezzo medio di 52 euro, per una spesa totale di 313 milioni di euro. Sono le stime della Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che prevede presenze fuori casa per 6 milioni di clienti tra ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, in crescita dell'1,1% sull'anno scorso.
Quest'anno i ristoranti aperti per Pasqua saranno l'89,2% del totale, in leggero aumento rispetto all'anno scorso (88,2%). Particolare attenzione sarà riservata alle famiglie con bambini, con menu dedicati ai più piccoli nel 36,5% dei locali ad un prezzo medio di 18 euro. Venendo ai piatti prescelti, osserva la Fipe, si rafforza il forte legame con la tradizione con ricette tipiche del periodo pasquale (75,9%), senza però dimenticare le proposte a filiera corta e con prodotti biologici.
Per un ristorante su 4 invece i menu saranno contraddistinti da reinterpretazioni creative della gastronomia locale. A Pasquetta saracinesche aperte, invece, per l'80% dei ristoranti in linea con il dato del 2017, come anche i clienti attesi, circa 4,3 milioni, per la maggior parte turisti, anche se i residenti rappresentano circa il 43% del totale.
Quanto al menu, evidenzia la Fipe, sarà soprattutto 'à la carte' (75,3% dei ristoranti), mentre quello 'all inclusive' avrà un prezzo medio di 45 euro; la spesa prevista, prendendo a riferimento il prezzo del tutto compreso, è di 195 milioni di euro.
Per una Pasqua amica dell'ambiente e rispettosa del valore del cibo Fipe ricorda a tutti i clienti dei ristoranti che in caso di cibo e bevande non consumate interamente è giusto portarle a casa chiedendo al ristoratore la doggy bag.
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