Lunedì 23 Dicembre 2024

Pomodoro, in etichetta arriva l'obbligo di origine per tutelare il made in Italy

ROMA. Arriva l'etichetta di origine obbligatoria, che salva la pummarola Made in Italy dall'inganno dei prodotti coltivati all'estero ed importati per essere spacciati come italiani. È quanto afferma la Coldiretti, nell'annunciare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 47 del 26 febbraio 2018 del decreto interministeriale per l'origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. Un passo determinante, sottolinea la Coldiretti, per tutelare un patrimonio di oltre 5 miliardi di chili di pummarola italiana, una componente fondamentale della dieta mediterranea. Di fatto, precisa la Coldiretti, sono tolte dall'anonimato tutte le coltivazioni di pomodoro diffuse lungo tutta la penisola su circa 72 mila ettari da 8mila imprenditori agricoli e destinati a 120 industrie di trasformazione, dove trovano lavoro in Italia ben 10mila persone. Dopo 10 anni si completa per tutti i derivati del pomodoro il percorso di trasparenza iniziato il primo gennaio 2008, con l'entrata in vigore definitiva dell'obbligo di etichettatura di origine per la sola passata di pomodoro. Il decreto, ricorda la Coldiretti, prevede che le confezioni di tutti i derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta il Paese di coltivazione e di trasformazione. Se le fasi avvengono nel territorio di più Paesi, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, Paesi Ue, Paesi non Ue, Paesi Ue e non Ue.

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