ROMA. E’ stato firmato nella notte, dopo quasi dieci anni di attesa, l’accordo preliminare per il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle Funzioni Locali. Lo fanno sapere i sindacati in una nota. «Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori» ha commentato la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, Serena Sorrentino. Tra le novità, categorie differenziate per area e sezioni speciali per la Polizia Locale. Il nuovo contratto - afferma in una nota Federico Bozzanca, segretario nazionale della Fp Cgil Funzioni Locali - prevede «una ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la Polizia Locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale». Quanto alla Polizia Locale, precisa la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil «viene dato inoltre più valore alle lavoratrici e dei lavoratori del comparto grazie all’introduzione di un’identità di funzione collegata ai gradi». Tra gli obiettivi raggiunti, aggiunge Bozzanca, c'è "l'erogazione, per il 2018, degli aumenti retributivi di 85 euro mensili medi alle categorie del comparto delle Funzioni locali, nonché un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa ed una rivalutazione del sistema indennitario. Non solo, è stato realizzato un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia, ecc. Le ferie potranno essere sospese in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore». Per concludere, commenta Bozzanca «più materie andranno alla contrattazione integrativa, dando finalmente più potere alle Rsu». Grazie alla mobilitazione messa in campo in questi anni - conclude la Funzione Pubblica Cgil - «abbiamo raggiunto un gran risultato che mette insieme salario, diritti e contrattazione. Producendo su questi punti un deciso avanzamento che chiude definitivamente questi dieci anni e che ci proietta avanti, riconoscendo il valore di chi garantisce servizi pubblici: per tutti, tutti i giorni. Ora la parola alle lavoratrici e ai lavoratori per il giudizio definitivo». «Si è chiuso oggi il contratto del comparto delle funzioni locali. Dopo nove anni arriva una buona notizia per i dipendenti di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, enti e agenzie regionali, circa 467.000 lavoratori. Traguardo raggiunto grazie a un lavoro di squadra e al senso di responsabilità di ciascuno degli attori coinvolti": così il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, commenta l’esito delle trattative che si sono svolte in nottata presso l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) che hanno portato alla sigla della pre-intesa per il contratto. "Ora stiamo lavorando - aggiunge Bonaccini - perché si chiuda anche il contratto per il comparto Sanità». «Abbiamo portato a casa un altro risultato importante. Da gennaio 2018 i lavoratori delle Regioni e delle autonomie locali avranno un aumento che a regime sarà pari al 3,48%, i lavoratori percepiranno a partire dal 1 marzo, un aumento medio di 80 euro mensili», ha aggiunto Massimo Garavaglia, Presidente del Comitato di settore-Sanità «Credo che vada apprezzato il fatto che ciascuno - dall’agenzia alle organizzazioni sindacali, dalle Regioni agli enti locali - abbia fatto la propria parte. Ora resta un altro importante tassello, quello del comparto sanità. Mi auguro che il risultato odierno sia di buon auspicio. Tra l’altro - ha aggiunto Garavaglia - dopo aver sbloccato l'atto integrativo per il comparto sanità, il 19 febbraio abbiamo sbloccato anche l’atto integrativo di medicina convenzionata e di dirigenza sanitaria per cui si può procedere a chiudere tutto il pacchetto sanità». «Firmato il contratto degli enti locali. Ora 467 mila lavoratrici e lavoratori di Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di commercio avranno un nuovo contratto». Così la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, commenta in un tweet la sigla dell’accordo per il rinnovo nel compatto delle funzioni locali. «Concluderemo il percorso con la firma del contratto della Sanità», assicura la ministra. Sono stati infatti già firmati i rinnovi per gli statali e per il settore della conoscenza (scuola, università e ricerca).