ROMA. Nella dichiarazione dei redditi precompilata finiscono anche le erogazioni al terzo settore e le rette per gli asili nido. Lo comunica l'Agenzia delle Entrate, che detta le istruzioni per la trasmissione telematica di queste informazioni e fornisce chiarimenti sulle modalità con cui i contribuenti possono opporsi all'utilizzo dei dati da parte del Fisco per l'inserimento nella dichiarazione dei redditi precompilata. In base ai provvedimenti, approvati dal Garante per la protezione dei dati personali, l'opposizione all'utilizzo dei dati può essere esercitata via fax o mail fino al 28 febbraio 2018 per le spese relative alla frequenza degli asili. Per le informazioni relative alle erogazioni liberali, invece, i cittadini potranno esercitare la propria opposizione dall'1 al 20 marzo. I contribuenti che hanno sostenuto spese per le rette relative alla frequenza degli asili nido, e tutti coloro che hanno effettuato erogazioni liberali a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale, fondazioni e associazioni riconosciute, possono infatti decidere di non rendere disponibili all'Agenzia delle Entrate i dati di tali spese o erogazioni, inclusi i relativi rimborsi ricevuti, e di non farli inserire quindi nella propria dichiarazione precompilata.