TORINO. Il 2018 sarà l'ultimo anno in cui Sergio Marchionne guiderà Fca. Il suo mandato si chiuderà nella primavera del 2019 - a quindici anni dall'arrivo a Torino - con l'approvazione del bilancio 2018, ma il capitolo successione tiene già banco. In pole position ci sono Alfredo Altavilla, responsabile Emea di Fca, il chief financial officer Richard Palmer e il numero uno di Jeep Mike Manley. Tutti e tre provengono dal mondo Fca, requisito finora indicato come fondamentale sia da Marchionne sia dal presidente John Elkann. Nelle ultime settimane è circolato anche il nome dell'ad di Cir Monica Mondardini, ma dal gruppo De Benedetti è arrivata una secca smentita. Un tema, quello della successione, di non poco conto anche perché il profilo del futuro amministratore delegato è strettamente legato al destino del gruppo nato dalla fusione di Fiat e Chrysler. Due le ipotesi in campo: rimanere autonomi mettendo in campo gli investimenti necessari per competere con gli altri big mondiali del settore o fondersi con una casa automobilistica molto più grande. Una strada, quest'ultima, che Marchionne ha già tentato di seguire con le avances a General Motors respinte dall'amministratore delegato Mary Barra. L'agenda del nuovo anno è fitta di appuntamenti. Si parte con il Salone di Detroit il 15 gennaio, dove è atteso il lancio del nuovo Cherokee di Jeep. Poi, all'inizio di marzo il Salone dell'Auto di Ginevra, ad aprile l'assemblea nella sede di Amsterdam ed entro il primo semestre l'Investor Day - la data e il luogo non sono ancora noti, ma è possibile che sia in Europa visto che l'ultimo, a maggio 2014, si era tenuto a Detroit - per presentare il nuovo piano industriale 2018-2022. Piano che avrà come punti di forza Jeep, che ha già dichiarato per il prossimo anno l'obiettivo di vendere 2 milioni di unità, ma anche le produzioni premium Alfa Romeo e Maserati, sempre più centrali nella strategia del gruppo in Italia. Marchionne, che resterà comunque nel cda di Exor e alla guida di Ferrari fino al 2021, ha promesso per il prossimo anno l'azzeramento del debito. Obiettivo lasciare tutto in ordine per chi verrà dopo di lui. Allo studio c'è lo spin off di Magneti Marelli e Comau, progetto a cui l'ad di Fca tiene molto per liberare valore ma anche per rendere la società più appetibile in eventuali alleanze. Resta da sciogliere il nodo della piena occupazione negli stabilimenti italiani, dove negli ultimi mesi è tornata a crescere la cassa integrazione.