PALERMO. E’ stato approvato anche in Sicilia il profilo professionale di pizzaiolo. Il decreto, firmato dall’assessore regionale alla Formazione Roberto Lagalla, definisce la professione nel modo più chiaro e dettagliato e apre un nuovo capitolo nel mondo della formazione. La professione di pizzaiolo è ora, dunque, nel repertorio delle qualificazioni della Regione Siciliana: il profilo è il più completo e apprezzato dai pizzaioli italiani, che mirano al riconoscimento a livello nazionale secondo questa definizione. "Siamo a una svolta - dice Stefano Catalano, dirigente di Cifa Italia e coordinatore dell’Upi, Unione Pizzaioli Italiani -. Ai pizzaioli siciliani finalmente, grazie alla nostra associazione, sono riconosciuti anni di esperienza e di professionalità. Potranno essere avviati anche in Sicilia i corsi specifici per il conseguimento della qualifica di pizzaiolo: un requisito che è indispensabile per l’apertura di un’attività, oltre che per diventare dei pizzaioli professionisti". E ancora: "Il decreto della Regione caratterizza il profilo con le peculiarità necessarie perché in futuro anche a livello europeo possa essergli attribuita una paternità esclusiva italiana. Il pizzaiolo siciliano non è, infatti, soltanto un operatore specializzato nella produzione di pizza e focacce ma opera sull'intero processo della lavorazione, dall’impasto al forno, “garantendo gli standard di qualità e gusto della tradizione italiana". Stop alle improvvisazioni, dunque: per l’antico pane delle feste si profila un cammino di formazione e di ricerca, a ritroso nel tempo, che mira al recupero delle tradizioni, all’uso di prodotti tipici italiani, alla ricerca dei grani più pregiati che sono una caratteristica produttiva dell’agricoltura del Paese. “ Con il riconoscimento in Sicilia si colma un vuoto normativo e si delinea ancor meglio il valore identitario dell’arte della pizza” conclude Stefano Catalano.