PALERMO. La Regione evita un altro sgambetto ai corsi di formazione professionale. Il Tribunale amministrativo regionale ha negato la sospensione della graduatoria da 136 milioni che era stata chiesta da due enti.
Si inverte così il trend degli ultimi mesi, che aveva visto l’assessorato soccombere di fronte ai ricorsi con cui vari enti esclusi dal finanziamento dei corsi chiedevano la riammissione. In quei casi l’assessorato era stato condannato a rivedere la graduatoria almeno per la parte che riguardava i singoli enti coinvolti nel ricorso. Ora l’assessorato incassa invece un via libera da parte del Tar.
«I motivi di censura addotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris tale da indurre ad una ragionevole previsione sull’esito positivo del ricorso»: con questa motivazione il Tar ha bocciato la richiesta di sospensione della graduatoria avanzata dall’ente Accademia Palladium, che lamentava tra l’altro il mancato riconoscimento di un requisito (l’aver tenuto degli stage formativi) che avrebbe potuto farle fare un balzo in avanti in graduatoria. Ma secondo il Tar la Regione non ha commesso errori nel valutare l’ente.
Il secondo ente che ha visto respinto il proprio ricorso per ottenere la sospensiva è l’Arces. E anche in questo caso la la richiesta di considerare errata l’assegnazione dei punteggi in base alla quale sono stati assegnati i finanziamenti non è stata accolta.
L’iter per sbloccare i corsi (in Sicilia non suona la prima campanella da ormai due anni) va dunque avanti.
L’assessorato attende ora il via libera della Corte dei Conti che sta esaminando i singoli decreti di finanziamento agli enti destinatari dei fondi.
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