PALERMO. Cambiano le date di inizio dei saldi in Sicilia. Rispetto all’ultimo biennio, il decreto a firma dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mariella Lo Bello, fissa le nuove date per i prossimi due anni: dal primo sabato di gennaio al 15 marzo (saldi invernali) e dal primo sabato di luglio al 15 settembre (saldi estivi). Nel 2018, quindi, l’apertura delle vendite in saldo coincide con il giorno dell’Epifania, sabato 6 gennaio. Nessuna novità per le vendite promozionali, che rimarranno ancorate dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre. Nei primi cinque giorni di gennaio saranno vietati i saldi e le vendite promozionali, perché non regolamentati. In un primo momento, la Regione aveva deciso di mantenere le date del biennio 2016/2017, e cioè 2 gennaio e primo giorno del mese di luglio. Le cose sono cambiate nel corso della riunione con le associazioni di categoria, che invece hanno spinto per l’inizio dei saldi il primo sabato di gennaio, come avviene in gran parte della Penisola. Ma parlare di saldi quando è ormai una prassi vendere con gli sconti per tutto l’anno appare anacronistico. «C’è la norma nazionale sulla liberalizzazione che la Regione considera solo per la parte che riguarda gli orari di vendita, mentre non prende in considerazione ciò che prevede la stessa norma sui saldi e sulle vendite promozionali - dice Giovanni Felice, coordinatore di Confimprese Sicilia - Con questo decreto, nei primi cinque giorni di gennaio ci sarà come una sorta di fermo vendite, che terrà tutti i commercianti e i consumatori bloccati».