Martedì 24 Dicembre 2024

Visite fiscali, approvate le nuove linee guida: più controlli in arrivo

ROMA. C'è il via libera alle linee guida per le visite fiscali sulle assenze per malattia, all’indomani della creazione del Polo unico, lo stesso per lavoratori pubblici e privati, in capo all’Inps, partito ufficialmente il primo settembre. E’ stato, infatti, appena pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che certifica "l'approvazione» del cosiddetto atto di indirizzo per la stipula degli accordi tra l’Istituto di previdenza e i sindacati dei medici. Il provvedimento conferma quanto già anticipato nelle scorse settimane. Si punta alla «massima efficienza e copertura territoriale degli accertamenti», oltre al «contenimento dei costi», grazie "all’ottimale dislocazione dei medici, l’equa assegnazione e distribuzione degli incarichi, nonché l’incremento del numero e dell’efficienza dei controlli». Le nuove convenzioni tra Inps e sindacati, attese in realtà già da fine agosto, dovranno stabile "un’indennità oraria base di disponibilità e maggiorazioni proporzionate al numero di visite di controllo domiciliari e ambulatoriali ed eventualmente legate a specifici obiettivi». Quindi chi lavora di più avrà anche un compenso maggiore. Inoltre si esplicita che «gli incarichi non possono essere conferiti successivamente al raggiungimento dell’età pensionabile». Il decreto è stato firmato dai ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, della P.A, Marianna Madia, e della Salute, Beatrice Lorenzin. E parte dal presupposto di «uniformare la disciplina applicabile ai controlli medico-legali da svolgere da parte dell’Inps nei confronti dei lavoratori privati e dei dipendenti pubblici». Per ora, come noto, le fasce orarie di reperibilità restano quelle già stabilite (7 ore nel pubblico e 4 nel privato) ma l’Istituto guidato da Tito Boeri punta a estenderle. Anzi, è anche circolata l’ipotesi di eliminare le fasce di reperibilità, guardando a quel che accade in altri Paesi, con una reperibilità totale (bilanciata dalla possibilità, in carico al lavoratore, di giustificare eventuali indisponibilità).

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