Sabato 23 Novembre 2024

Lavoro, in Sicilia più disoccupati
nei primi mesi di quest'anno

PALERMO. Non si arresta il trend negativo nel mercato del lavoro in Sicilia: nei primi mesi del 2017 il tasso di disoccupazione, pari al 22%, risulta in leggero aumento rispetto alla prima rilevazione dell'anno scorso. Emerge dal documento economico e finanziario della Regione (Defr), approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Rosario Crocetta. Leggermente più elevato, si legge nel Defr in base ai dati elaborati dal servizio statistica del dipartimento Economia, anche il tasso di occupazione che si porta al 40,3%. Il numero degli occupati, secondo il dato tendenziale contenuto nel Defr, sale a 1 milione 358 mila, 14 mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+1,1%); "ma questa evoluzione - si legge nel Defr - è nuovamente sostenuta dal settore dei servizi (+1%) e in particolare modo da commercio, alloggi e ristorazione (+2,2%)". In crescita anche gli occupati in agricoltura (+6,6%) "che mostrano tuttavia un andamento altalenante negli anni, dovuto alla sequenza di eventi climatici e volatilità nei prezzi degli input e dei prodotti venduti". "A fronte di una stabilità del tasso di occupazione 15-64 anni che comunque registra un lieve aumento nel 2016 (da 40 a 40,1%) - si legge ancora nel Defr - il tasso di disoccupazione torna leggermente a crescere, portandosi al 22,1%". Nel Defr si segnala "il livello di precarietà nei rapporti di lavoro, con un divario che si mantiene elevato rispetto alla media nazionale: nel 2016 sul totale dei lavoratori dipendenti i rapporti a tempo determinato raggiungono il 19,4%, contro il 14% dell'Italia". Dal Defr viene fuori anche che dalle risorse europee non è arrivata la spinta necessaria a far decollare il mercato del lavoro. In Sicilia con i 4,2 miliardi di euro certificati a valere sul fondo comunitario Fesr 2007-2013 sono stati creati 8.663 posti di lavoro: 484 mila euro per ogni posto. Il risultato finale raggiunto in termini di nuova occupazione è comunque inferiore, come si evince dal Defr, rispetto al target prefissato dal programma Fesr: 8.663 posti anziché 9.500. Ma il governo tiene a precisare che "secondo le stime del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione siciliana il programma operativo Fesr 2007-2013 ha generato mediamente nel corso dell'attuazione un incremento del Pil di circa un miliardo di euro".

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