PALERMO. Si complica ulteriormente la vicenda dei corsi di formazione professionale in Sicilia che aspettano di partire ormai da due anni. Il Cga ha accolto la richiesta di sospensione presentata da alcuni enti esclusi dall’Avviso 8, il maxi bando da circa 136 milioni di euro. Ricorsi che erano stati rigettati dal Tar in primo grado perché gli enti esclusi, secondo i giudici amministrativi, non avevano tutti i requisiti necessari.
Secondo i ricorrenti a questo punto si dovrebbero bloccare tutti gli accreditamenti già effettuati dalla Regione. Ma l’assessorato regionale alla Formazione non ha alcuna intenzione di fermarsi e annuncia che andrà avanti con le procedure. Il dirigente generale, Gianni Silvia assicura: “L’iter per i corsi degli enti già accreditati può proseguire. I decreti di finanziamento sono al vaglio della Corte dei Conti e appena ci sarà il via libera, potranno partire i corsi”.
Quanto agli enti ricorrenti, Silvia spiega: “Abbiamo i fondi necessari. Metteremo da parte anche quelli che servirebbero per il loro eventuale accreditamento. Appena ci sarà l’udienza per la pronuncia di merito vedremo cosa decideranno i giudici. E se venisse accolto il loro ricorso faremo i decreti anche per il loro accreditamento”.
Sul caso interviene anche l'assessore regionale dell'istruzione e della formazione Bruno Marziano. "Ritengo doveroso ed opportuno comunicare che la procedura dell'Avviso 8/2016 nel suo complesso procede senza alcuna interruzione o sospensione, ferma restando l'attività dell'Amministrazione circa la doverosa esecuzione delle tre ordinanze del Cga mediante provvedimenti necessari che manterranno integri gli interessi dei ricorrenti e nel rispetto della prossima decisione del Tar, cui il Cga ha rinviato per la relativa pronuncia di merito".
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