ROMA. "L'economia italiana accelera sostenuta da una crescita diffusa tra i settori produttivi e dall'aumento dell'occupazione". Così l'Istat nella nota mensile, segnalando che l'indice anticipatore, 'spia' di quel che succederà nei prossimi mesi, "mantiene un'intonazione positiva, segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita".
L'indice anticipatore continua così a puntare verso l'alto, in decisa risalita anche rispetto allo scorso anno. Il tutto "in un quadro internazionale caratterizzato dalla crescita dell'economia statunitense e dell'area euro". Intanto sul fronte prezzi non ci dovrebbero essere grandi sorprese: ad "agosto le aspettative degli operatori hanno presentato un leggero rialzo, ma - sottolinea l'Istat - nei prossimi mesi le spinte inflazionistiche dovrebbero mantenersi moderate".
Guardando ai consumi, nel secondo trimestre, si fa notare, "è proseguito l'aumento" ma "con una intensità inferiore a quella del trimestre precedente (+0,2% da +0,5%)". In particolare, "tra le componenti della spesa delle famiglie, nel secondo trimestre i beni durevoli sono diminuiti (-0,6% la variazione congiunturale) dopo un periodo di crescita prolungata, mentre i consumi di servizi si sono consolidati (+0,6%)". Quanto al lavoro, "ad agosto, le aspettative formulate dagli imprenditori sulle tendenze dell'occupazione hanno evidenziato - si legge sempre nel Report dell'Istat - risultati contrastanti, con un peggioramento nella manifattura e nel commercio e un miglioramento nelle costruzioni di edifici e nei servizi"
Nel secondo trimestre la crescita dei consumi è stata accompagnata da "un aumento più marcato degli investimenti fissi lordi (+0,7%) che, dopo l'interruzione del primo trimestre dell'anno, hanno ripreso la fase positiva iniziata nel terzo trimestre 2014", rileva l'Istat nella nota mensile, riferendosi agli ultimi dati sul Pil. "La ripresa degli investimenti - spiega l'Istituto di statistica - è stata determinata dal recupero della spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti (+0,6%) e, in misura maggiore, di quella per mezzi di trasporto (+8,2%)".
L'aumento degli occupati registrato a luglio è dovuto, in via esclusiva, alla componente maschile (+0,6%, 86 mila unità in più)", mentre è sceso il numero delle donne al lavoro (-0,3% -28 mila unità). Così l'Istat nella nota mensile, aggiornata ad agosto. L'Istituto fa notare come anche il lavoro autonomo, gli occupati indipendenti, sia "tornato a crescere", (+0,3%, +17 mila unità). Un andamento in controtendenza, visto che in questi mesi, anzi anni, gli autonomi hanno subito una forte contrazione. In sintesi, sottolinea l'Istat, "il tasso di occupazione è salito al 58% (+0,1%) con un aumento per tutte le classi di età a esclusione di quella 35-49 anni per cui rimane stabile".
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