TRAPANI. Nonostante la paura del terrorismo e degli attentati abbia cambiato la mappa delle destinazioni turistiche negli ultimi anni, in Sicilia cresce del 22 per cento il numero di presenze del turismo balneare. Il dato è contenuto nell’indagine di Cna balneatori condotta tra 457 titolari di stabilimenti balneari, aderenti alla Confederazione in 59 località costiere italiane. Per il turismo balneare italiano è stata un’estate indimenticabile: tra giugno, luglio e agosto gli stabilimenti in riva al mare hanno registrato 90 milioni di presenze, segnando, a livello nazionale, un’impennata del 16% rispetto ai 75,6 milioni di turisti del 2016. La crescita maggiore si è registrata in Emilia Romagna che, rispetto al 2016, ha incassato l’exploit del +25%.
A far la parte del leone sono le mete oramai nella top ten regionale. In provincia di Trapani c’è San Vito Lo Capo ma, soprattutto, le isole: Egadi e Pantelleria. Il modello di vacanza balneare è quello che fa da traino, dove al relax si abbinano panorami mozzafiato e acqua cristallina. E non solo. «Se i turisti scelgono le nostre località non dimentichiamoci che dietro certi risultati ci sono scelte di sostenibilità ambientale che ci hanno consentito negli anni di equilibrare il carico antropico su tutto il territorio – spiega il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo –; oggi il turista vuole sempre più servizi ma soprattutto anche un rapporto diretto col territorio e con i propri abitanti. Una vacanza arricchita da ospitalità e ottima enogastronomia». Sul versante tirreno della provincia si è riconfermata meta preferita dal turismo straniero anche Castellammare del Golfo dove nel mese di agosto si è registrato il sold-out in tutte le strutture ricettive. La provincia di Siracusa ha fatto registrare un incremento di presenze turistiche del 25 per cento nei tre mesi estivi.
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