ROMA. Scende un po' nel 2017 il peso della Tari, la tassa sui rifiuti nata nel 2014 per la quale le famiglie italiane spenderanno nel 2017 una media di 295 euro a fronte dei 300 dello scorso anno. In 4 anni però la tassa ha registrato un incremento dell’1,1%. A fare i conti,come di consueto, la Uil Servizio Politiche Territoriali, elaborando i costi di 100 città capoluogo di provincia, per una famiglia con una casa di 80 mq, 4 componenti e un reddito ISEE di 17.812 euro.
Tra le grandi città, a Roma si è registrato in 4 anni un calo del 4,7% (da 322,86 a 307,75); a Milano un lieve aumento dello 0,5%; a Torino l’aumento più consistente, il 34,1%, da 245,01 euro a 328,55. A Palermo il calo più forte, il 10,9% con una tariffa scesa a 273,76 euro dai 307,40 di 4 anni fa.
«In valori assoluti nel 2017 -spiega il segretario confederale Guglielmo Loy- il costo maggiore si registra ad Agrigento con 474 euro l’anno; a Pisa se ne pagano 473 euro; a Benevento 470 euro; a Siracusa 466 euro; a Salerno 462 euro. Il podio per le città più economiche spetta a Pordenone con 184,47 euro, Verona 188,82 e Bolzano 190,72.
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