PALERMO. Si riapre la partita per la social card in Sicilia. L’Inps ha annunciato che riesaminerà circa 37 mila domande presentate, e in un primo momento rigettate, per ottenere il sussidio da 80 euro al mese.
Ma l’operazione che l’istituto di previdenza siciliano sta avviando finisce per essere la fotografia dello stato di povertà nell’Isola. La Sia (Sostegno di inclusione attiva) è un sussidio che lo Stato ha previsto per quelle categorie che non godono di null’altro, nè un contributo nè una forma di aiuto alternativa (Cassa integrazione e Naspi).
Secondo le regole generali - spiega Orazio Fabio Basiricò, dirigente dell’area Prestazioni a sostegno del reddito - possono ottenerla le famiglie disagiate, cioè quelle che dichiarino un reddito annuo Isee di non oltre 3 mila euro. Le norme nazionale prevedono inoltre una vasta gamma di requisiti soggettivi che contribuiscono a calcolare il livello di bisogno. E qui sta il dettaglio che ha permesso di riaprire la partita.
A fine aprile sono stati modificati alcuni requisiti e dunque le domande già presentate e bocciate possono ora essere riesaminate alla luce dei nuovo paletti. Finora sono state già accettate 23.804 domande. L’Inps Sicilia stima che una buona parte delle altre richieste, quelle finora respinte, possa adesso essere recuperata. A Palermo tornano a sperare in 7.500.
A livello regionale la platea cresce fino a circa 37 mila poveri. La risposta definitiva arriverà fra qualche settimana. Chi ha presentato domande deve solo attendere che l’Inps completi la nuova procedura. Nell’attesa i dati sulle richieste della Sia mostrano come è distribuita l’estrema povertà in Sicilia.
Secondo l’Inps si tratta di dati che sono fra i più alti in Italia. Il record siciliano è della provincia di Palermo, da dove sono arrivate 23.280 domande. Poi c’è la provincia di Catania dove sono state raccolte 14.907 domande. Al terzo posto la provincia di Trapani con 5.280 domande e al quarto quella di Agrigento con 5.029. Poi via via tutte le altre province dell’Isola: nel Messinese 4.497 domande, nel Siracusano 4.097, il Nisseno con 2.793, il Ragusano con 1.792 e l’Ennese con 1074.
Ci sono poi alcuni casi curiosi: a Marsala e Mazara si sono registrate rispettivamente 1.170 e 1.003 domande, molte di più del capoluogo Trapani dove il conto si è fermato a 891. Nella sola città di Palermo le domande per ottenere la Sia sono state 13.299. La Sia è molto attesa perchè funziona - spiegano all’Inps Sicilia - come una carta di credito ricaricata mensilmente dallo Stato: il budget è di 80 euro.
Il finanziamento può essere moltiplicato - se la relativa domanda lo prevedeva - per più membri: dunque se la famiglia è di due genitori e un figlio si potrebbe arrivare a 240 euro, per esempio. Anche se il tetto massimo per singolo nucleo familiare è di 400 euro a prescindere dal numero dei membri. Le nuove regole, quelle in base alle quali verranno riesaminate le domande finora bocciate, premieranno principalmente le categorie più svantaggiate, a cominciare dai disabili.
È previsto infatti che possano ottenere la Sia anche persone non autosufficenti che percepiscono già altre forme di aiuto pubblico ma non superiori a 900 euro mensili. Allo stesso modo il possesso di un’auto non sarà più da ostacolo per l’ac - coglimento della domanda, come invece accaduto finora, a prescindere che si parli di disabili. L’Inps Sicilia ha anche precisato che i dati raccolti fanno riferimento alle domande presentate fino al 7 luglio.
È ancora possibile presentare la richiesta per la Sia anche se, a prescindere dai requisiti, per sperare di ottenere la social card è necessario che il budget messo a disposizione dalla Stato per la Sicilia non si esaurisca con le prime richieste già in corso di esame.
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