PALERMO. Proclamato lo stato di agitazione a livello regionale dei circa mille dipendenti di Coop Sicilia. Decisione arrivata dopo la chiusura con esito negativo dell’esame congiunto con la società, sulla procedura di licenziamento collettivo avviata per 287 esuberi in Sicilia. Lo comunica la Uiltucs Sicilia guidata da Marianna Flauto che spiega che “nei prossimi giorni saranno date comunicazione in merito alle eventuali iniziative che saranno programmate”.
La società non ha accettato la proposta della Uiltucs che ha auspicato l'accesso alla mobilità su base volontaria e incentivata e l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che possano abbassare il costo del lavoro nelle more che la società avvii il percorso di sviluppo dichiarato attraverso l'apertura di sei nuovi punti vendita nel territorio di Palermo, Catania e Messina e di una disponibilità a regolamentare la flessibilità attraverso un accordo cornice da declinare nei vari punti vendita con i sindacati.
“A questo punto – spiega la Uiltucs - era evidente che la prima fase, quella sindacale, si chiudesse con esito negativo. Il prossimo appuntamento sarà quello in sede istituzionale presso l'assessorato al Lavoro così come previsto dalla legge”.
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