
ROMA. E' arrivato il momento per l'introduzione del salario minimo nel nostro ordinamento. Ne è convinto il presidente Inps, Tito Boeri. "Avremmo il duplice vantaggio - dice - di favorire il decentramento della contrattazione e di offrire uno zoccolo retributivo minimo per quel crescente nucleo di lavoratori che sfugge alle maglie della contrattazione".
Boeri afferma che "le premesse ci sono" ricordando che il nuovo contratto di prestazione occasionale fissa una retribuzione minima oraria. "Di qui il passo è breve - conclude - per introdurre il salario minimo".
Boeri ha affrontato un altro spinoso tema: la chiusura delle frontiere ai cittadini extracomunitari fino al 2040 che potrebbe costare alle casse dell'Inps 38 miliardi. Secondo il presidente dell'Inps questa decisione potrebbe portare 73 miliardi in meno di entrate contributive e 35 miliardi in meno di prestazioni sociali destinate agli immigrati "con un saldo netto negativo di 38 miliardi".
Insomma, dice Boeri, "una manovrina in più da fare ogni anno per tenere i conti sotto controllo".
Persone:
10 Commenti
giovanni"
04/07/2017 14:36
Ho l'impressione che Boeri, è scivolato sulla buccia di banana. L'immigrazione che paga le pensioni agli italiani è troppo. L'italia e i nostri governanti devono procedere in senso inverso. Devono far rientrare gli italiani che sono stati costretti ad andare fuori dall'Italia per cercare lavoro, per una politica miope che non ha dato dignità al lavoro, e agli italiani. E non accogliere nessun migrante, tranne quelli ricchi che possono spendere i soldi che hanno. Dell'immigrazione gli italiani sono stanchi e si sono stancati di sentire parlare di loro. Non si riesce a capire come l'attenzione si sia spostata su di loro a dismisura, trascurando e facendo passare gli italiani in secondo piano. Gli stranieri attori principali in un film italiano.
telonius
04/07/2017 15:03
Boeri credo abbia detto una boiata. Con una disoccupazione giovanile che sfiora il 40% abbiamo bisogno di immigrati? Vi spiego perchè gli immigrati convengono: non pagano affitto, non pagano tasse, e possono avere stipendi che per un italiano non sarebbero sufficienti a pagare le spese di condominio. Questa politica al ribasso è da suicidio collettivo. Gli italiani vanno all'estero ed i migranti vengono in Italia, si abbassa il costo del lavoro, si abbassano le tutele per i lavoratori (ad un migrante che importa delle regole se a malapena riesce a leggere un contratto) e si impoverisce culturalmente il Paese. Siamo alla canna del gas...
Luca
04/07/2017 15:04
Non ci bastavano le fesserie che dice sui migranti. Anche le pietre sanno che il salario minimo garantito è il miglior volano per incrementare il nero ed il sommerso. Un esercito di idraulici, commercianti, artigiani che, invece di mettersi in regola, si moltiplicherà in modo incontrollato pur di guadagnare in nero e percepire il salario minimo garantito (pagato dagli italiani che versano le tasse: che non sono in massima parte certo dei ricconi).
Nino 48
04/07/2017 17:53
Al contrario il salario minimo danneggerebbe i datori di lavoro nero e le mafie , in quanto avrebbero molto meno possibilita di ricatto e sarebbero costretti a pagare qualche tassa in piu per poter far lavorare qualche persona in regola ,
Gaspare Barraco
04/07/2017 16:31
BOERI (pres.Inps):«Chiudendo le frontiere rischiamo di distruggere il nostro sistema di protezione sociale».Mah?!.Ing Gaspare Barraco
pier
04/07/2017 16:34
sicuramente Boeri parla degli immigrati regolari e non delle migliaia che bivaccano in giro per l'Italia ,che sono il vero problema
Franco Reggiani
04/07/2017 17:07
Boeri, hai fatto il conto di quello che costano allo stato gli immigrati, che non versano un tubo o che iniziano a versare ora inezie ? Vai in un ospedale e guarda quelli che fanno l' inseminazione artificiale dopo un anno che sono in Italia. O quelli che fanno complessi interventi chirurgici. Vai a vedere quelli che fanno venire per 10 giorni i genitori e fanno fare esami e visite preoperatorie, intervento per cataratta (o altri), controlli post-operatori e poi li rimandano in nord africa a nostre spese. E cosa costano in servizi sociali ? E quanti sono in regola ? Boeri questi conti li hai fatto di sicuro, visto che parli, o no ?
Nanni
04/07/2017 18:29
Il ragionamento non vale neppure per i migranti “regolari”, figuriamoci per i clandestini. Alla fine dell’800, non esistevano le macchine ed i paesi in boom economico, USA in testa, avevano bisogno, a milioni e milioni, di manovalanza a basso costo, anche non qualificata. C’era lavoro per tutti gli immigrati. La tecnologia ha però cambiato i giochi. Oggi, una sola trebbiatrice, fa il lavoro di tremila persone. Le fabbriche, che un tempo assorbivano 1000 tute blu, grazie alla macchine, a parità di fatturato oggi assorbono un decimo degli operai, coadiuvati da appena 50 camici bianchi (cioè da tecnici) che manovrano sostanzialmente robot e macchine. Bancari, postini, casellanti, braccianti, stanno tutti progressivamente scomparendo. Il lavoro cambia. In questo cambiamento epocale si salvano solo i lavori qualificati. Per gli altri non c’è speranza. Ed il processo è irreversibile. I nostri bisnonni, se pur analfabeti, quanto emigravano in America avevano la certezza di trovare un lavoro, anche umile. Ma lo trovavano facilmente e lo svolgevano con dignità. Viceversa, gli africani che vengono oggi in Europa hanno la certezza matematica che un lavoro, anche umile, non lo troveranno mai. E ciò per il semplice fatto che quel genere di lavoro che loro sono in grado di svolgere, non è più richiesto, perché oggi viene svolto al 90% dalle macchine. La conclusione è che questa massa incontrollata di immigrati senza speranze si sta concentrando dentro orrende megaperiferie-ghetto che stanno gonfiando ai margini della grandi città europee. Milioni di persone che non lavorano, che non producono e, soprattutto, che non hanno speranza futura di entrare in un vero circuito produttivo per il semplice fatto che quel circuito produttivo (il lavoro non qualificato) sta scomparendo definitivamente a prescindere dalla loro presenza. Questa massa di disperati è una bomba ad orologeria destinata ad esplodere. E l’esplosione, ci insegna la Storia, sarà frutto del malcontento, ma sarà - come al solito - mascherata da altro (religioni, rivendicazioni, ecc.) Certo di immigrati virtuosi che lavorano, producono e che creano ricchezza ce ne sono a milioni. Ma Boeri omette di dire che quelli che sopravvivono, che non producono e pur usufruiscono della sanità pubblica e di aiuti statali in infinite forme, sono almeno dieci volte tanto. E presto saranno cento volte tanto. Se qualcuno non li ferma.
Vitiello Ciro
04/07/2017 20:17
Boeri parla di immigrati sono due anni che chiedo un assegno sociale rifiutato perché non basta il documento che certifica il mio divorzio ,serve la motivazione che stronzata è questa?Forse è meglio che vado in Libia è mi imbarco come immigrato non sono un razzista ma vedere clandestini che hanno tante agevolazioni mi fa rabbia.Ho ancora mia madre viva che mi aiuta con la sua miserabile pensione e il giorno che andrà nell'"aldilà.Credo che qualche stronzata la farò sicuramente
Fagnano
04/07/2017 23:15
Prima vengono gli italiani!
giuseppe
08/07/2017 13:41
eh io quando lavoro? hanno bloccato assunzione da 15 anni vds governo monti. giovani che vanno all'estero perché qui hanno fatto tabula rasa e alla fine? ma fate lavorare in primis gli over 30 in su , visto che sulla nostra pelle hanno recuperato una marea di fondi che adesso sperperano regalando soldi sotto forma di bonus e quant'altro, alla gente che non ha mai lavorato in Italia. bhè io non chiedo salari ne redditi di cittadinanza, ho solo voglia di lavorare perché mi spetta .