
ROMA. I decreti sul pensionamento anticipato dei lavoratori precoci e sull'Ape sociale sono stati pubblicati ieri in Gazzetta e da oggi potranno essere inviate le domande all'Inps. Nel 2017 potranno andare a riposo, secondo le stime del Governo, circa 60.000 persone (35.000 per l'Ape sociale e 25.000 per i precoci), mentre altri 45.000 potrebbero avere i requisiti nel 2018 (20.000 Ape sociale e 25.000 precoci).
"Viene data l'opportunità a lavoratori in condizioni di difficoltà, per quest'anno stimati in circa 60.000 - ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti - di anticipare fino a tre anni e sette mesi l'età di pensionamento, con potenziali effetti positivi sul ricambio generazionale in azienda e quindi sulle opportunità di ingresso al lavoro per i giovani".
Le domande potranno essere fatte esclusivamente per via telematica e per il 2017 andranno inviate entro il 15 luglio. Se qualcuno avesse già presentato la richiesta questa andrà nuovamente inviata perchè valida solo dopo la pubblicazione dei decreti in Gazzetta. Per l'Ape le domande per il 2017 andranno accolte entro una spesa di 300 milioni. L'Inps metterà a punto una graduatoria entro il 15 ottobre. In caso di risorse insufficienti avranno la priorità coloro che sono più vicini all'età per la pensione di vecchiaia.
Ecco in sintesi cosa prevedono le norme che consentiranno il pensionamento anticipato ai lavoratori precoci con almeno 41 anni di contributi e di ottenere l'indennità l'Ape ai disoccupati e disabili con almeno 63 anni e con ammortizzatori sociali esauriti. La misura "sociale" è sperimentale in vigore dal 1 maggio 2017 al 31 dicembre 2018, mentre quella per i precoci e' stabile e prevede un pensionamento a tutti gli effetti.
APE: A CHI E' RIVOLTO: L'Anticipo spetta ai lavoratori pubblici e privati con almeno 63 anni di età purché siano disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi; persone che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave; invalidi civili almeno al al 74%; dipendenti che svolgono da almeno sei anni (negli ultimi sette) in via continuativa un lavoro particolarmente difficoltoso o rischioso.
COME FUNZIONA: L'indennità e' corrisposta per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o comunque fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata. Nel caso in cui le risorse finanziarie stanziate siano insufficienti rispetto al numero degli aventi diritto, la decorrenza dell'indennità e' differita dando priorità ai richiedenti più anziani.
QUANTO SPETTA: L'indennità è pari all'importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell'accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro se la pensione è pari o maggiore di questo importo. L'importo non è rivalutato.
REQUISITI: Bisogna avere almeno 63 anni di età e almeno 30 anni di anzianità contributiva per disoccupati e disabili. Per i lavoratori che svolgono attività difficoltose o rischiose l'anzianità contributiva minima è di 36 anni; maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi; non essere titolari di pensione diretta.
SI PUO' LAVORARE: Il beneficiario dell'Ape sociale può lavorare purché i redditi da lavoro percepiti non superino gli 8.000 euro lordi annui, e quelli derivanti da lavoro autonomo non superino i 4.800 euro. In caso di superamento dei limiti il soggetto decade dall'Ape sociale, l'indennità percepita nel corso dell'anno diventa indebita e si procede al recupero.
PRECOCI: I lavoratori precoci, ovvero coloro che hanno lavorato almeno un anno prima dei 19 anni, potranno andare in pensione con 41 anni di contributi, anche prima dei 63 anni di età. Il requisito in futuro (nel 2019) sarà adeguato alla speranza di vita. Potranno fare richiesta i lavoratori precoci disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori da almeno tre mesi, invalidi con un grado di almeno il 74% o coloro che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un'attività gravosa. La domanda va presentata all'Inps entro il 15 luglio in caso di requisiti raggiunti entro il 2017 e entro il 1 marzo degli anni successivi per i requisiti che si raggiungono entro l'anno. Il limite di spesa per il 2017 per i precoci è di 360 milioni.
5 Commenti
Antonia Popani
17/06/2017 08:04
e l'Ape Volontaria fra quanti mesi sarà disponibile
Ruggiero
17/06/2017 13:26
Vorrei sapere le persone che hanno circa 40 anni di contributi con una età circa 60 e sono dissociati con una familiarità da sfamare. COSA FARANNO A VIVERE? DOPO AVER CONTRIBUTI ALLO SVILUPPO DEL PAESE. MI RISPONDONO I SIGNORI CHE GOVERNANO IL PAESE SE QUESTO MODO DI ESSERE UNA NAZIONE CHE RISPETTTA I CITTADINI CHE HANNO FATTO IL LORO DOVERE. PENSO CHE NON ESSISTE LA LIBERTÀ DI VIVERE DEGNAMENTE COME PERSONE
vito
17/06/2017 14:24
ci penseranno i nostri valorosissimi difensori della patria in mimetica
Paolo
17/06/2017 14:05
E l'Ape Maya a quanti anni può andare in pensione?
Marianna
20/06/2017 08:41
Magari ci potrà andare solo lei...per gli altri mi pare una cosa 'nturciuniata...
roberto
17/06/2017 16:24
vorrei sapere se con circa 40 anni di contributi e 64 di età , dopo avere percepito un anno di disoccupazione , in quanto nel 2013 la mia azienda ha chiuso :quindi ho usufruito di un anno e mezzo di mobilità in deroga sino al 2014. posso fare la domanda per l' Ape Social?
ATTILIO
18/06/2017 12:54
ragà secondo me conviene fare il politico ,tutta sta confusione crea emicrania .almeno 41 anni di contributi ,quando basta una legislazione