ROMA. Più di un italiano su due acquista il cibo di strada, peraltro una antica tradizione, ed infatti sono proprio i cibi della tradizione locale, dalla piadina fino agli arancini (o arancine) ad essere i best seller.
Il fenomeno dello street food, sempre più presente nelle nostre città, è confermato da una indagine della Coldiretti/Ixè divulgata in occasione di GNAM!, Festival Europeo del Cibo di Strada,proprio in questi giorni in corso a Roma.
«Un fenomeno storicamente presente in Italia - sottolinea la Coldiretti - che sta vivendo una nuova stagione di successo anche grazie alle nuove tecnologie, perché concilia la praticità con il costo contenuto. Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dal 69% per cento è il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini, mentre il 17 per cento sceglie quello internazionale come gli hot dog e solo il 14 per cento i cibi etnici come kebab, falafel. Un fenomeno che ha avuto una vera esplosione con la comparsa di mezzi mobili tecnologicamente avanzati cosiddetti «food truck» per la preparazione e l’offerta delle diverse tipologie di prodotti, ma anche la nascita di catene specializzate».
Il fenomeno del cibo di strada - continua la Coldiretti - ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada. Per questo l’Italia con le sue numerosissime golosità gastronomiche può vantare una tradizione millenaria come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food come gli arancini siciliani, la piadina romagnola, le olive ascolane, i filetti di baccalà romani, gli arrosticini abruzzesi, la polenta fritta veneta, le focacce liguri, il pesce fritto nelle diverse località marittime e gli immancabili panini ripieni con le tipiche farciture locali che vanno dai salumi ai formaggi senza dimenticare la intramontabile porchetta laziale.
Una offerta che piace molto anche ai turisti italiani e stranieri alla ricerca delle specialità locali. Non è un caso che più di sei stranieri su dieci durante le vacanze in Italia fanno shopping di cibo che viene acquistato nel 39% dei casi proprio nei mercati di strada e dagli ambulanti che rappresentano la forma di vendita più genuina per i turisti, secondo le elaborazioni Coldiretti sullo studio «In viaggio attraverso l’Italia» di Confimprese.
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