PALERMO. Gli industriali puntano il dito contro la Finanziaria regionale, che definiscono «segnata dall’opportunismo». A dirlo è il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro. «Il merito dei provvedimenti è stato affrontato con polemiche. Dobbiamo dire che accogliamo con moto piacere alcune faccende come l’annunciata riduzione delle tasse, ma non abbiamo visto le necessarie attenzioni al sistema della economia», prosegue Catanzaro. A chi gli chiede quale dovrebbe essere l’identikit del nuovo presidente della Regione, risponde: «L'impegno dei i vari attori della politica dovrebbe essere quello di aiutare chi vince le elezioni a governare con una maggioranza d’aula. Basta con gli alibi degli ultimi cinque anni. Spero che da qui a fine legislatura il governo Crocetta porti a termine alcune importanti iniziative che riguardano il mondo dell’economia». Intervenendo alla seconda tappa del roadshow 2017 di Sace e Simest, svolta a Palermo, Catanzaro precisa: «I numeri testimoniano che l'investimento che abbiamo sostenuto nel tempo, con il rapporto tra Sicindustria e Sace, mette a valore la possibilità delle nostre piccole e medie imprese di esportare. C'è stata una flessione ma dei settori sono in crescita come la farmaceutica e agroalimentare, questo significa che se le pmi sono supportate riescono ad esportare». «Lo stato della Sicilia - ha proseguito - riflette la condizione economica delle aree depresse. In questo contesto, le lentezze della burocrazia causano disagi. Molto spesso le istituzioni invece che supportare le imprese sono un fattore di ritardo dei processi economici». "Con la nuova finanziaria la Sicilia è la regione dove si pagano meno tasse". Lo dice il presidente della Regione, Rosario Crocetta. "Il governo aveva presentato una finanziaria secca al dicembre 2016 con 15 articoli. Nel corso del dibattito parlamentare - aggiunge - sono arrivate proposte che hanno emendato la manovra, come è previsto dalle regole democratiche. Volevo una finanziaria secca proprio per evitare accuse di elettoralismo. Consiglierei a Sicindustria, di aspettare la pubblicazione della manovra per fare le opportune valutazioni. Comprenderà che per la prima volta dopo anni, non ci sono fondi per gli investimenti che vengono destinati a coprire la spesa corrente". E prosegue: "Negli anni passati, circa un miliardo di Fsc veniva utilizzato per coprire quelle spese, mentre quest'anno tali somme sono dedicate agli investimenti". "Le operazioni, come l'acquisizione del patrimonio immobiliare, riducono le obbligazioni verso terzi, l'abbassamento delle tasse porta la Sicilia ad essere la regione italiana dove si pagano meno imposte, abbiamo aumentato la solidarietà, non mi sembra poco - conclude - E' un bilancio vero, triennale, che prevede una vera programmazione".