PALERMO. Palermo, Agrigento, Catania e Trapani tra gli ultimi posti come percentuale di "occupati" tra le grandi città. Bolzano la regina delle province italiane per numero di occupati: il tasso di persone al lavoro è, infatti, del 72,7%. In fondo alla classifica, invece, c'è Reggio Calabria dove risultano impiegati soltanto 37,1 . Non molto meglio Palermo con il 37,4, un pò meglio Agrigento (39,1), Catania (39,6%) e Trapani (39,8%) . Lo si legge nel dossier dell’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, illustrato oggi a Napoli, nella giornata conclusiva del IX congresso della categoria professionale. Roma risulta al 57/mo posto.
In base al report realizzato dai consulenti del lavoro, «dal 2° al 19° posto troviamo le province nelle quali sono occupati più di due terzi degli esponenti della popolazione in età lavorativa: Bologna (71,8%), Belluno e Modena (68,8%), Parma (68,7), Milano (68,4%), Lecco e Forlì- Cesena (68,3%), Reggio nell’Emilia (68,2%), Siena (67,9%), Cuneo e Pordenone (67,7), Firenze e Pisa (67,5%), Arezzo (67,4%) e Lodi (67%)».
La provincia del Mezzogiorno con il tasso di occupazione più elevato è L’Aquila (57,2%), che è sessantacinquesima. Quanto, poi, alle altre province meridionali nella fascia bassa della classifica dopo Reggio Calabria (dove, come sottolineato, è all’opera il 37,1% degli abitanti), nelle quali sono occupate meno di 4 persone su 10, lo studio evidenzia che si tratta di "Palermo (37,4%), Caserta (38%), Napoli (38,6%), Crotone (38,7%), Agrigento (39,1%), Vibo Valentia (39,4%), Catania (39,6%) e Trapani (39,8%)».
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