
ROMA. Consumi fermi a febbraio secondo l'indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) che ha registrato una diminuzione dello 0,1% rispetto a gennaio ed un aumento dello 0,1% su base annua. Lo si legge in una nota secondo cui i consumi, sulla base delle indicazioni che emergono dalla media mobile a tre mesi, "continuano a mostrare un profilo di crescita modesto, con un'evoluzione che, seppure in contenuto miglioramento dall'estate del 2016, appare molto debole e inadeguata a produrre stimoli significativi alla ripresa".
Questa dinamica, spiega l'associazione, è in linea con un quadro macroeconomico in cui andamenti non univoci ed altalenanti delle diverse variabili sono testimonianza delle incerte prospettive dell'economia italiana.
"Questa situazione ha portato, anche a febbraio, ad un deterioramento della fiducia delle famiglie. Leggermente più positiva la situazione sul versante delle imprese. A febbraio il miglioramento del sentiment ha riportato l'indice di fiducia poco al di sotto dei valori di fine 2015".
1 Commento
Anna M.
20/03/2017 12:00
Non pesa solo l'incertezza. I prezzi sono lievitati. Gli stipendi sono bassi. E di conseguenza, i consumatori comprano meno. Il consumatore, negli ultimi anni, è cambiato, non è attirato più dalle grandi marche e non si lascia più abbagliare dalla pubblicità. E' un consumatore più attento e preferisce cercare, scegliere e provare i prodotti. E' cambiato anche il modo di fare la spesa. Si guarda il prezzo. E non si riempie più il carrello di molti prodotti. Si compra solo quello che si consuma e serve. Un prodotto che si vende molto è la farina. Nei supermercati si trovano tanti tipi di farina. Prima la farina serviva solo per friggere e impanare. Oggi, le farine servono per realizzare tante preparazioni. I consumatori hanno riscoperto il piacere e la volontà di preparare le cose in casa.