PALERMO. Continuare a garantire risparmi per la Regione potrebbe essere complicato. La Centrale unica degli appalti ha delle “criticità” legate alla carenza di personale, criticità che sono state per altro segnalate dal dirigente generale del Bilancio da cui dipende la centrale.
Insomma, servono “altre unità di personale per raggiungere gli obiettivi prefissati”. In particolare l’ufficio richiede cinque unità di personale a tempo indeterminato, non dirigenti, con qualifica di funzionario direttivo e in possesso di comprovata e adeguata professionalità nel settore degli appalti.
Manco a dirlo, la procedura passa per il solito, vecchio atto di interpello, mascherato però da un nuovo meccanismo che dovrebbe rendere più rapida la selezione dei dipendenti ma che in realtà passa sempre per l’adesione volontaria del lavoratore e per il nulla osta del dirigente dell’ufficio di provenienza.
Il problema è ormai vecchio alla Regione, spostare i dipendenti non è facile, neanche entro i 50 chilometri dall’ufficio dove lavorano così come invece avviene a livello nazionale. Serve una banca dati del personale che indichi chi è idoneo al trasferimento e le mansioni svolte, specificando eventuali incarichi sindacali. Questa banca dati è ormai avvolta nel mistero e da tempo si attende la realizzazione. Solo quando sarà ultimata scatterà la mobilità d’ufficio, cioè il trasferimento d’imperio dei dipendenti.
Oggi invece, se un ufficio strategico come la Centrale unica degli acquisti ha bisogno di personale per “evidenti criticità”, deve attendere e pazientare, col rischio di non avere mai quei rinforzi. L’iterpello è stato pubblicato il 7 marzo, per presentare istanza c’erano sette giorni di tempo. Domani, dunque, si saprà.
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