ROMA. «I dipendenti pubblici potranno avere uno sconto sull'abbonamento ai mezzi pubblici, oppure una riduzione del contributo da pagare per la mensa scolastica, o ancora una tariffa più bassa per la piscina comunale dei figli», lo spiega al Corriere della Sera il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti, parlando del nuovo contratto per i 3 milioni di dipendenti pubblici italiani.
In pratica il welfare aziendale nella PA, con un pezzo di stipendio fuori busta paga, per rafforzare «quel senso di appartenenza alla Pubblica amministrazione, alla maglietta, che aiuta il lavoro di squadra e migliora la qualità del servizio. Entriamo nella Pubblica amministrazione 4.0».
In questo modo, aggiunge, si rende il pubblico impiego più competitivo sul mercato del lavoro: «Negli ultimi anni il pubblico non è riuscito ad attirare le risorse migliori del Paese proprio perché offriva condizioni meno vantaggiose del settore privato. Anzi, molti hanno lasciato lo Stato per l'azienda, perché paga meglio e offre queste forme di retribuzione alternativa».
Non è che il welfare aziendale si mangerà un pezzo di quell'aumento di 85 euro al mese promessi ai dipendenti pubblici? «Abbiamo - dice - un limite finanziario di 85 euro. E uno che abbiamo posto noi: gli 80 euro introdotti dal governo Renzi. I due aumenti non si annulleranno ma si sommeranno».
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