ROMA. Si apre uno spiraglio nella trattativa Alitalia. I sindacati sono stati convocati per oggi pomeriggio da Assaereo e l'a.d. della Compagnia Cramer Ball ha fatto sapere con una nota «di voler trovare un'intesa con i sindacati sul rinnovo del contratto scaduto al 31 dicembre».
L'obiettivo immediato è quello di scongiurare lo sciopero di domani, giovedì 23 febbraio, che ha costretto Alitalia a tagliare il 60% dei voli. Ma l'obbiettivo più cogente per il governo è di vedere il piano industriale approntato da Ball per rilanciare l'ex compagnia di bandiera che invece di rimettersi in rotta, con grande preoccupazione del Governo, sta continuando a derapare pericolosamente, archiviando un 2016 con perdite valutate intorno ai 600 milioni di euro.
«In relazione alla convocazione ricevuta vi confermiamo che riteniamo, anche a seguito dell'incontro avuto con il Governo, che prima di riprendere un confronto» sul rinnovo del contratto «sia indispensabile che si rimuova il tema del »Regolamento aziendale«che dovrebbe entrare in vigore il primo di marzo». Lo scrivono Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugl Ta in una lettera ai ministri Delrio, Calenda e Poletti.
I sindacati sono stati convocati per oggi alle 16.30 in Assaereo per riprendere il confronto sul contratto. Nella lettera, datata 21 febbraio, le sigle aggiungono di essere disponibili, «più opportunamente in sede governativa, ad un confronto sul tema Rinnovo Ccnl avendolo rimosso da ogni azione unilaterale».
Una convocazione che Calenda ha salutato con soddisfazione, sollecitando però le parti «ad individuare rapidamente una soluzione in grado di scongiurare ogni possibile tensione in attesa dell'imminente avvio del confronto sul piano industriale di Alitalia».
«Siamo disponibili a discutere del contratto ma non accettiamo ultimatum come quello sull'applicazione del regolamento aziendale», rispondono i sindacati.
E la stessa compagnia diffonde un comunicato molto dialogante: «l'amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball, ha ribadito l'intenzione della Compagnia di trovare un'intesa con le organizzazioni sindacali sul rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro».
Alitalia continua dunque a ritenere «che un accordo con le sigle sindacali sia la strada più auspicabile per il rilancio della Compagnia». Mantenendo comunque ferma la necessità per la società «di rinnovare il proprio modello di business, aumentando i ricavi e riducendo i costi».
In vista dello sciopero, Alitalia è riuscita fino ad oggi a riproteggere il 90% dei suoi passeggeri, riducendo i disagi che comunque ci saranno. L'ipotesi di un ritiro dello sciopero è alquanto difficile.
«I margini sono minimi - dice Emiliano Fiorentino della Fit-Cisl -. Lo sciopero potrebbe essere ritirato solo se l'azienda ritira il regolamento aziendale, fa restare in vigore il vecchio contratto nazionale scaduto al 31 dicembre 2016 e apre un tavolo facendo partire la negoziazione dal vecchio contratto».
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