PALERMO. La maggioranza alla fine è esplosa, la Finanziaria è rimasta ferma al palo e in commissione Bilancio è passata la proposta di prorogare l’esercizio provvisorio. La spesa della Regione resterà ancora bloccata e centellinata, per un mese ancora o forse due, anche se la Presidenza dell’Ars potrebbe decidere di andare in Aula con il testo base. Di certo al momento c’è che la maggioranza che sostiene il governo è sfaldata. A votare la proposta di esercizio provvisorio sono stati il deputato Michele Cimino di Sicilia Futura, Giovanni Di Giacinto del Psi, mentre nel Pd Sammartino non ha voluto partecipare e Lupo era assente. “Lo stesso governo – dice il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo – ha dimostrato di non avere la volontà di portare a termine il risultato visto che alcuni esponenti invece che essere presenti in commissione ieri erano alla conferenza stampa del presidente”. Vinciullo è passato all’opposizione in contrasto con le politiche del governo che avrebbero danneggiato la provincia di Siracusa. La sua gestione questa volta non ha trascinato una commissione che in tre giorni non ha approvato praticamente nulla di significante. Sono naufragati pure i tentativi portati avanti anche dal deputato del Pd, Giovanni Panepinto, di trovare un accordo su alcune norme principali riguardanti ex sportellisti, Asu e Lsu. “Prorogare l’esercizio provvisorio, dopo giorni di lavoro durante i quali erano stati proposti temi importanti quali quelli a favore di sportellisti, Asu, forestali, assistenza ai disabili ed esenzione ticket per gli inoccupati e per le famiglie affidatarie, è un atto irresponsabile”. "Orribile". E' il giudizio tranchant del presidente della Regione, Rosario Crocetta sulla proroga dell'esercizio provvisorio per un altro mese: "E' una storia infinita - ha detto Crocetta -, abbiamo depositato bilancio e finanziaria il 15 dicembre, l'abbiamo alleggerita, abbiamo detto (al Parlamento, ndr) votatela e diamo un bilancio alla Regione e invece siamo al 18 febbraio, in 12 giorni non hanno il tempo di discuterla? Siamo di fronte a una classe politica all'Ars buona a paralizzare tutto". "Questo lo pagano i siciliani, non Crocetta - avverte -. Bisogna andare fino in fondo in aula con la riscrittura ma guai a far pagare al popolo siciliano i contrasti della politica". "Che ci sarà (un'altra proroga, ndr) al 30 aprile? E' il gioco annunciato della paralisi. Tutto questo è inaccettabile", chiosa. Così la presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars Alice Anselmo commenta la decisione della commissione Bilancio, riunita per esaminare il testo di legge di Stabilità, che ha invece votato la proroga dell’esercizio provvisorio con il voto contrario del PD e del M5S: “Esercizio provvisorio – spiega con amarezza Anselmo - vuol dire bloccare i finanziamenti che avrebbero potuto dare ossigeno alle casse dei Comuni e fermare la possibilità di investimento. Un atto grave – conclude – portato avanti da pezzi della maggioranza e pezzi della minoranza e che rischia di ricadere pesantemente sulle categorie più deboli della nostra regione”. Una spiegazione alla scelta arriva da Giovanni Di Giacinto e Roberto Clemente, rispettivamente capogruppo del Psi e deputato del Cantiere Popolare, entrambi componenti della commissione Bilancio dell’Ars: “Abbiamo votato la proroga dell’esercizio provvisorio perché era l’unica soluzione possibile davanti allo stallo in cui si voleva far precipitare la commissione Bilancio non consentendo di far esercitare il proprio ruolo ai parlamentari componenti. La decisione, assunta dalla presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, di non far trattare altri argomenti al di fuori delle norme della finanziaria presentata dal governo Crocetta a dicembre scorso, è discutibile e inopportuna. In questo modo sarebbero state ritenute inammissibili misure per gli sportellisti, il personale Asu, l’esenzione dei ticket, i forestali, le ex province, l’assistenza ai disabili e le norme per lo sviluppo. Tutti temi esclusi nella proposta del governo”. "La proroga dell'esercizio provvisorio è il male minore - dice Michele Cimino, portavoce di Sicilia Futura e deputato all'Ars -. Il governo regionale ora recuperi ai tempi supplementari rispetto ad una finanziaria che aveva troppi limiti e non dava risposte alla emergenze della Sicilia. Occorre trovare il modo per affrontare temi come il precariato, lo sviluppo e l'occupazione nella legge finanziaria. C'è il tempo per riscriverla meglio e consentire ai siciliani di averne benefici diretti. Anche le imprese meritano l'attenzione che finora non hanno avuto". "Alla fine è andata come avevamo previsto, niente Finanziaria, si procede con l'esercizio provvisorio. E' una vergogna senza fine. Fino all'ultimo per i siciliani arrivano solo schiaffi in pieno volto". Lo afferma una nota del M5S all'Ars dopo il voto in commissione Bilancio.