ROMA. Sarà di circa 3 miliardi l'ammontare complessivo in grado di «movimentare» il cosiddetto decreto Sud, approvato oggi dall'Aula di Montecitorio. Una votazione che ha visto 236 sì, 38 contrari e 77 astenuti. Nel corso delle dichiarazioni di voto, però, non sono mancate le proteste, in particolare dei deputati di Fdi che hanno parlato di «occasione sprecata» ed esposto lo striscione «Mezzogiorno tradito». Ora il testo passerà all'esame del Senato, che avrà tempo fino al 28 febbraio per l'approvazione. Le risorse indicate nel decreto Sud sono in parte già disponibili e in parti nuove. Ampio, per forza di cose, l'oggetto di applicazione del provvedimento, che vede uno dei suoi capisaldi nella correzione del credito di imposta per le aree del Mezzogiorno. Ma la conversione in legge del decreto mette mano anche all'Ilva - in termini occupazionali, aziendali e ambientali -, all'adeguamento delle reti fognarie e di depurazione, con la nomina di un Commissario unico, che dovrà operare anche per chiudere le procedure di contenzioso avviate negli ultimi anni da Bruxelles. Nel mirino del provvedimento anche il risanamento ambientale e la rigenerazione urbana di alcune aree, la riqualificazione professionale nei porti, in particolare nella movimentazione dei container, e gli interventi per il G7 2017. Tra le misure fiscali decise spicca la modifica al credito d'imposta per le imprese del Sud, Sardegna compresa. Che sarà pari al 45% per le piccole, al 35% per le medie e al 25% per le grandi. L'incremento è stato reso possibile grazie ai fondi stanziati nella legge di Bilancio, 617 mln all'anno per 4 anni. Ilva- L'articolo 1 stabilisce in 60 giorni i tempi per la restituzione dei 300 mln erogati nel 2015 a favore di Ilva Spa ed estende la durata di amministrazione straordinaria fino all'entrata in vigore del 'Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitarià (che al momento deve vedere la luce entro il 30 giugno, termine prorogabile per un periodo non superiore a 18 mesi). La misura stanzia poi 10 mln per ciascuno degli anni del triennio 2017-2019 per sostegno e assistenza alle famiglie disagiate di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montesemola, 50 mln per per il 2017 e 20 per il 2018 per l'ammodernamento tecnologico dei dispositivi medico-diagnostici delle strutture sanitarie degli stessi comuni. Inoltre, per circa 3500 lavoratori in Cig, grazie a un emendamento presentato in sede di discussione, verranno stanziati 24 mln per integrare il trattamento economico dei dipendenti dello stabilimento per i quali sia stata avviata o prorogata, nel 2017, la Cig. La conversione in legge contempla la nomina di un commissario straordinario per rispondere alle procedure di infrazione europee (2004/2034 e 2009/2034) e alla condanna della Corte di Giustizia Ue per la realizzazione e l'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione rilevate in varie regioni. Per questo capitolo lo stanziamento complessivo è di 800 mln già disponibili. Ancora sul fronte ambiente la conversione in legge del decreto interviene sulla composizione della cabina di regia per il programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio. L'articolo 4 si occupa del trasporto marittimo e istituisce dall'1 gennaio scorso, per un periodo massimo di 36 mesi, una Agenzia per la somministrazione del lavoro nel porto e per la riqualificazione professionale per sostenere l'occupazione e accompagnare la riconversione industriale. L'articolo 7 infine dispone il ricorso alla procedura negoziata senza previa applicazione del bando di gara per l'aggiudicazione degli appalti pubblici per lavori, forniture e servizi per interventi funzionali alla presidenza italiana per il G7 in agenda il 26 e 27 maggio a Taormina.