
ROMA. Tra i primati negativi dell'Italia c'è anche quello del 'pieno' benzina mensile più caro d'Europa, un record legato principalmente alle elevate tasse e accise che da noi gravano sul carburante. A rivelarlo è lo studio Car Cost Index di LeasePlan, condotto in 24 Paesi del Vecchio Continente, che assegna all'Italia anche il secondo posto, dopo la Norvegia, per i costi di possesso di un'auto a benzina.
«Sulla base di un chilometraggio annuale di 20.000 chilometri - precisa lo studio - la spesa media per la benzina in Europa è di 100 euro al mese, mentre vengono spesi 67 euro per il gasolio. L'Italia si situa al primo posto con 136 euro mensili per i veicoli alimentati a benzina. Con soli 54 euro al mese, invece, i conducenti della Russia possono godere del 'pieno' più economico, grazie alle notevoli riserve petrolifere della nazione. Il Paese meno costoso per il diesel è invece la Polonia, con 49 euro al mese».
Il Car Cost Index di LeasePlan analizza gli elementi che concorrono al costo totale dei veicoli nel segmento delle auto di piccole e medie dimensioni, come Renault Clio, Opel Corsa, Volkswagen Golf e Ford Focus.
In particolare la ricerca confronta tra loro il prezzo di acquisto, il costo di deprezzamento, la riparazione e manutenzione, l'assicurazione, le imposte e le spese di carburante, inclusi gli pneumatici invernali, ove richiesto dalle leggi in vigore. L'analisi effettuata basa i suoi risultati sui primi tre anni di costi operativi. In questo caso l'Italia sale, appunto, sul secondo gradino del podio della classifica Leaseplan: con 678 euro spesi ogni mese, gli automobilisti del Belpaese che guidano vetture a benzina sono secondi solo ai norvegesi (708 euro), precedono di un soffio i danesi (673 euro) e quasi doppiano gli ungheresi, buoni ultimi a quota 364.
Proprio per il costo per il possesso, la ricerca evidenzia, quindi, un divario sino a 344 euro al mese tra il Paese dove è più caro guidare un'auto a benzina e quello dove, invece, è più economico.
In questo caso sono i costi di deprezzamento a rappresentare la voce con la maggiore incidenza, seguiti dalle imposte di circolazione e dall'IVA. Riguarda alle vetture diesel, con 695 euro al mese sono gli olandesi a pagare di più nel continente per i costi di possesso dell'auto, mentre con 369 euro al mese gli ungheresi si confermano i meno tartassati.
Lo studio evidenzia una forte correlazione, nei Paesi dove è più costoso guidare un'auto (Italia, Paesi nordici e Olanda), tra l'elevato costo complessivo e le alte imposte di circolazione e di IVA. Mentre il contrario accade in quelli dove la guida di un veicolo è più economica, che risultano essere anche i meno tassati (Ungheria, Repubblica Ceca e Romania).
5 Commenti
apiedi
07/02/2017 10:42
camminiamo a piedi il più possibile:fa bene alla salute e al portafogli e all'ambiente
giovanni
08/02/2017 20:31
M'ha perché ... esistono uomini politici in Italia???? Anch'io ho un certa età ... e nn credo più a nessuno .... gli ultimi 4 governi hanno rovinato almeno 4 generazioni di giovani...
Francesco
07/02/2017 11:00
Ho ormai una certa età e ho assistito al susseguirsi di tanti governi di tutte le colorazioni politiche. Da sempre, fin da quando ero ragazzo, ricordo che ogni qualvolta occorreva denaro per le casse pubbliche, si aumentava il prezzo della benzina. Ma non hanno alcuna fantasia e inventiva i nostri politici? Si rendono conto che così anch'io potrei fare il presidente del consiglio?
Francesco
07/02/2017 11:08
Durante il governo Monti, grande economista docente alla Sapienza, ancora una volta per fare cassa si aumentò il prezzo della benzina. Il risultato fu che la gente iniziò ad usare meno l'auto per cui, a fronte dell'aumento degli introiti previsto da Monti, al contrario lo Stato incassò due miliardi di euro in meno dalla vendita dei carburanti. Questo concetto, che si chiama legge della domanda e dell'offerta, è la prima cosa che insegnano alle matricole al primo anno di economia. Se aumenta il prezzo diminuisce il consumo. Ma queste cose, il grande professorone docente di economia evidentemente non le sa.
Pietro 2
07/02/2017 11:38
Purtroppo le accise servono x pagare i.....vitalizi ai nostri politici, e non a dare una mano ai terremotati o alluvionati ecc.ecc.
Tino
07/02/2017 18:10
Qualche mese fa, a proposito di accise sui carburanti, scrissi che ancora sono in vigore quelle introdotte a seguito dell'alluvione del Vajont, dei vari terremoti (Sicilia, Friuli, Irpinia), della guerra in Kosovo, della crisi del canale di Suez e via discorrendo. Ci fu chi mi criticò dandomi del "comunista lamentoso"!!! Mah...