Lunedì 23 Dicembre 2024

Nuove assunzioni nella Formazione
Bando di un ente, sindacati in rivolta

PALERMO. Il bando è stato pubblicato il 26 gennaio e si è chiuso appena 9 giorni dopo. E così uno dei nuovi big della formazione professionale, l’Eris di Catania, ha gettato le basi per una nuova infornata di personale nei corsi tradizionali. Aprendo uno scontro frontale con i sindacati. L’Eris è uno degli enti che si sono accaparrati la fetta più grossa dei primi 136 milioni destinati alla formazione tradizionale. All’ente etneo sono andati 4 milioni e mezzo. I sindacati hanno rilevato che la graduatoria con cui la Regione ha dato certezza dei finanziamenti è del 24 gennaio e appena due giorni dopo l’Eris ha pubblicato sul proprio sito una serie di bandi per assumere nuovo personale docente e non docente in tutte le proprie sedi: Catania, Palermo, Agira, Favara, Siracusa e Santa Teresa Riva, Sant’Alfio, Caltagirone, Adrano e Cerda. Ai sindacati non andata giù né la tempistica né la formula del bando: «Il testo dice che per le assunzioni verranno scelti prioritariamente i dipendenti inseriti nell’albo dei formatori - commenta Claudio Parasporo della Uil Scuola -. Sulla carta significa quindi che, come impongono le norme regionali, bisognerebbe riassorbire gli esuberi provenienti dagli altri enti. Ma “prioritariamente” non significa nulla. Non c’è alcun vincolo. Tanto più che il bando assegna punteggi aggiuntivi a chi ha fatto domanda e ha già lavorato in altri progetti, anche non formativi, con lo stesso ente. In più il colloquio individuale può assegnare fino a 50 punti e ciò ci sembra in metodo molto discrezionale per scegliere personale che andrebbe invece selezionato in forza di paletti decisi dalla Regione». I bandi pubblicati non indicano quanti posti saranno disponibili. I sindacati da anni pressano perchè i circa 4 mila esuberi del settore vengano riassorbiti dagli enti rimasti in vita. È un problema acuito quest’anno dal fatto che enti storici e ricchi di personale sono stati tagliati fuori dalle graduatorie, licenziando a loro volta altro personale. L’allarme dei sindacati è dato dal fatto che oltre all’Eris anche altre sigle si stanno preparando a pubblicare bandi per assumere dall’esterno: «Ci sono stati incontri in cui i rappresentanti degli enti ci hanno chiesto una intesa preventiva su prossimi bandi da pubblicare». Uno di questi enti sarebbe il Logos di Ragusa che si è aggiudicato ben 24 milioni di finanziamenti. Già nei mesi scorsi era scoppiato il caso assunzioni perchè quando il governo ha finanziato i corsi più innovativi, quelli che sostituiscono i primi due anni di scuole superiori, vari enti hanno preferito selezionare nuovo personale invece di recuperare gli esuberi. Ora i nuovi bandi, anche sui corsi tradizionali, arrivano alla vigilia di un appuntamento cruciale per il settore. Martedì l’assessore Bruno Marziano convocherà i sindacati e il giorno dopo gli enti per trovare un accordo sull’impiego del personale nei corsi che verranno attivati entro qualche settimana: «Il caso dell’Eris - commenta Marziano - è stato segnalato anche a me. Vedremo di cosa si tratta e poi proveremo a trovare una soluzione. Noi proporremo a sindacati ed enti una procedura che funzionerebbe così: si fanno i bandi per selezionare le figure professionali di cui c’è bisogno e solo quando non risponde nessuno dei formatori iscritti all’albo con requisiti adatti si può ricorrere ad assunzioni dall’esterno del settore. Il nostro obiettivo è recuperare il massimo degli esuberi di questi anni». Un obiettivo che dovrebbe essere reso possibile grazie a un emendamento già inserito nella Finanziaria che andrà al voto a fine mese: prevede di stanziare altri 30 milioni per scorrere la graduatoria e finanziare altri enti finora esclusi. Una norma che era però stata pensata prima che scoppiasse lo scandalo giudiziario che ha travolto l’Anfe (il presidente è agli arresti), che è il principale degli enti rimasti esclusi.

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