ROMA. Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della 'family bag' al ristorante e la spesa a 'km 0' con prodotti freschi che durano di più: sono alcune delle strategie messe in atto da quasi sei italiani su dieci (58%) che nel 2016 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo una indagine Coldiretti/Ixè in occasione della 4/a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, «Spreco zero 2017», promossa dal ministero dell'Ambiente. Sulle tavole degli italiani sono dunque tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia - osserva Coldiretti - che ha promosso oggi al mercato Campagna Amica al Circo Massimo a Roma una dimostrazione di 'cucina degli avanzì. Ricette - osserva l'organizzazione agricola - che non sono solo una ottima soluzione antispreco, ma aiutano anche a non far sparire le tradizioni culinarie, piatti simbolo del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o la frittata di pasta. Nell'anno dell'entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari, il 33% degli italiani, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, li ha diminuiti mentre il 31% gli ha mantenuti costanti. Il 25% li ha addirittura annullati, in controtendenza il 7% che dichiara di averli aumentati. Agli sprechi domestici che rappresentano in valore il 54% del totale, vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell'agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%), per un totale di oltre 16 miliardi in un anno. Per quanto riguarda le 'family bag', Coldiretti/Ixè rileva che poco più di un italiano su tre (36%) quando esce dal ristorante porta a casa almeno qualche volta gli avanzi. Un 22% ritiene invece che sia da maleducati, da poveracci, mentre il 18% non lascia avanzi. Campagna Amica di Coldiretti, conclude l'organizzazione agricola - da parte sua rende disponibile 'l'agribag antisprecò, vaschette dove conservare gli avanzi.