Lunedì 23 Dicembre 2024

Snapchat verso la quotazione in Borsa, punta a raccogliere 3 miliardi di dollari

NEW YORK. Snap Inc, la società a cui fa capo Snapchat, scalda i motori per la quotazione a Wall Street, con la quale punta a raccogliere 3 miliardi di dollari a una valutazione di 25 miliardi di dollari. La società dei messaggini che spariscono intende quotarsi al Nyse, in quella che potrebbe essere la maggiore initial public offering dal 2014, ovvero da Alibaba. Nei documenti depositati alla Sec, Snapchat si descrive come una società di fotocamere, e afferma che ''reinventarle è la maggiore opportunità per migliorare le modalità in cui la gente vive e comunica''. Con lo sbarco in Borsa Evan Spiegel, il co-fondatore e amministratore delegato, controllerà una quota della società pari a 5,5 miliardi di dollari. Bobby Murphy, altro co-fondatore e chief technology officer, avrà la stessa quota. I due manterranno il controllo della società, in quella che Snap ritiene la prima ipo senza emissione di azioni con diritti di voto. ' 'La nostra raccolta pubblicitaria è ancora giovane ma sta crescendo rapidamente'' afferma Snap nella documentazione, presenta in novembre ma resa nota solo ora, grazie alle regole che consentono alle aziende con meno di un miliardo di dollari di ricavi di non dover comunicare pubblicamente. I ricavi nel 2016 sono schizzati a 404,5 milioni di dollari, quasi otto volte quelli del 2015. Ma il rosso è aumentato a 514 milioni di dollari a fronte di perdite per 373 milioni di dollari nel 2015. Al quarto trimestre del 2016 gli utenti attivi giornalieri sono 158 milioni. Fondata nel 2011 in un dormitorio di Stanford, Snapchat si è trasformata in un fenomeno sociale: all'inizio criticata per essere solo un mezzo per 'sexting', Snapchat ha conquistato i Millennials. ''Quando abbiamo iniziato, molti non capivano cosa fosse Snapchat e dicevano che era usata solo per sexting, ma noi sapevamo che poteva essere usata per molto di più'' afferma la società nel prospetto. I co-fondatori inizieranno a incontrare gli investitori nelle prossime settimane. A curare l'ipo sono Morgan Stanley e Goldman Sachs.

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