ROMA. Sono 2,6% le persone che si dichiarano vegane in Italia, di cui il 59% donne e il 41% uomini, e sono in crescita le vendite dei prodotti adatti a questo tipo di alimentazione. È quanto emerge dal rapporto «Vegan Italia 2017». L'indagine, svolta dall'osservatorio Veganok, ha analizzato le vendite dei vari prodotti alimentari nei primi 10 mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015. Dati alla mano si è registrato un calo dei consumi rispettivamente del 5,8% per le carni rosse e suine, del 5,3% per i salumi e del 3,2% sui prodotti caseari, ad eccezione dei formaggi Dop, il cui andamento segue quello dei mercato Dop e Igp. Numeri significativi se si pensa che a questi cali corrispondono interessanti aumenti di prodotti vegan: latti vegetali (+19%), zuppe (+37%), piatti pronti, condimenti, salse e sostituti dei secondi piatti (+27,1%). In crescita, secondo il rapporto, il consumo di alimenti senza glutine (+33%), il mercato dei prodotti bio (+20%) e dei prodotti "Premuium" (+16.6%) cioè la fascia alta dell'assortimento, il cui prezzo è circa il 20% superiore rispetto alla media di categoria. Infine si registra anche un +14.3% per i prodotti senza lattosio. «Questo rapporto - commenta Gian Marco Prampolini presidente LEAL - Lega Antivivisezionista - ci fa capire come sia in aumento la consapevolezza dei consumatori e come sempre più persone eliminino i prodotti di origine animale a favore di una scelta cruelty free. Senza rinunciare al gusto cucinando in casa le ricette preferite o ricorrendo in alcuni casi ai piatti pronti quando non si ha il tempo di preparare i pasti».